Titolo: Vi presento Sally
Autore: Elizabeth von Arnim
Editore: Bollati Boringhieri
Trad. Simona Garavelli
Sinossi
Sally Pinner, una bellissima ragazza di umili origini e inesistente cultura, nonché assai poco padrona dell’arte del linguaggio, fa innamorare di sé tutti gli uomini che le posano gli occhi addosso. Fin da piccola gli ansiosi genitori la fanno vivere segregata nel retrobottega della loro drogheria, il modo migliore per tenerla lontana dai numerosi guai che la sua bellezza finisce immancabilmente per calamitare. Morta la madre, la diciassettenne Sally viene data in sposa a un giovane studioso di Cambridge, Jocelyn, destinato a una fulgida carriera scientifica, il quale organizza un precipitoso matrimonio onde avere la meglio sugli altri numerosi pretendenti. Ma tanta bellezza l’ha reso completamente cieco ai molti svantaggi che la mancanza di cultura, la completa acquiescenza e il carattere di Sally – anzi, la mancanza di carattere – presentano.
Recensione
Semplicemente esilarante la penna affilata di Elizabeth von Arnim nell’esibire una serie di situazioni ridicole e spassose senza alcuna pietà per i personaggi presi di mira. Personaggi individuati in ciascuna classe sociale con le loro idiosincrasie e mediocrità. Un fuoco di fila di incresciose circostanze in cui l’ignara e pittoresca Sally, viene a cacciarsi per via della sua stupefacente bellezza. Stupefacente: perché tutti cadono inebetiti ai suoi piedi sopraffatti da cotanto prodigio della natura.
Sally, essendo solare per natura, non riusciva a non sorridere di rimando quando qualcuno le sorrideva, e poiché nessuno, nel vederla, poteva trattenersi dal sorriderle, la ragazza si trovava in un’ininterrotta condizione di radiosità, e il negozio sembrava inondato di luce. Mr Pinner era fuori di sé.
Se tanta bellezza accompagnata a modeste doti intellettuali può venire snobbata da quei borghesi del marito e della suocera, e c’è chi è propenso a considerarla un fenomeno da circo, ci sarà anche qualcuno disposto a premiarla regalando a Sally un inaspettato finale e a noi un lieto fine da Cenerentola, umile e bella.
Un’ironia acuta, leggera e di pregio, divertente e divertita, che regala un sorriso dalla prima all’ultima pagina.
I piaceri della lettura 