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Il Duca di rose e di spine di Valentina Piazza

Titolo: Il Duca di rose e di spine

Autore: Valentina Piazza

Editore: Self Publishing

Serie: Wonderland Series – Romanzi Vittoriani Vol. 4 

Lunghezza: 412 pagine

Trama

Londra, 1884.

Archibald Douglas Campbell, ottavo duca di Argyll, ha un temperamento orgoglioso, freddo e altero, da vero Highlander. Signore del castello di Inveraray, in Scozia, è uno scapolo impenitente e profondamente misogino, consapevole però di dover trovare una moglie.

Lady Millicent Eglantine Herbert è la scelta sbagliata sotto diversi punti di vista. Per prima cosa, ha la lingua troppo lunga, non rispetta l’etichetta e, inoltre, pare che abbia eletto Archibald al ruolo di suo peggior nemico.

Ma cosa accadrebbe, se quella stessa ragazza fosse l’unica in grado di incendiare il cuore del duca?

Cosa capiterebbe se i due, dopo liti e battibecchi, si scambiassero un bacio sconvolgente?

E, soprattutto, di fronte a un neonato abbandonato, cosa potrebbe mai fare un povero duca infatuato, se non prenderlo con sé e trovare una moglie e una madre adatta a crescerlo?

Un matrimonio combinato tra Milly e il duca parrebbe essere la soluzione a tutti i problemi, ma l’amore, in un modo o nell’altro, riesce sempre a sconvolgere anche i piani meglio congegnati.

Volume autoconclusivo della Serie Wonderland.

Altri titoli:

I segreti di Wonderland Hall

Il Duca e la Colomba

Nel Cuore del Marchese

RECENSIONE

Dice un adagio: “Non c’è rosa senza spine”, e il Duca di Argyll così impenetrabile e affascinante ne racchiude entrambi gli aspetti.

O meglio, come viene spiegato a Milly,

“Voi siete la rosa, il duca la spina, il cardo… All’apparenza diversi ma, nella sostanza, simili. Anche le rose, come i cardi, hanno le spine…”

Il Duca e Millicent quindi sono fatti l’uno per l’altra, sono molto simili, due caratteri spinosi, forti, anche se all’apparenza molto diversi.

Non c’è niente di peggio che un matrimonio combinato per uccidere sul nascere un amore e Millicent che prova una irresistibile attrazione per il Duca di Argyll ne è convinta da sempre. Allo stesso tempo non riesce a dare il nome a quello strano sentimento che le fa sobbalzare il cuore quando il Duca la guarda o le sorride.

In questo caso l’unione matrimoniale, anche se frutto di un accordo, non si basa su motivi di interesse ma su un piccolo neonato abbandonato a cui i due, entrambi d’animo buono e generoso, decidono di dare una famiglia. Siamo di fronte a uno scenario molto diverso, la storia declina infatti verso strade che aggradano una sensibilità spiccata e moderna, mostrando aspetti inusuali delle dinamiche della vita di coppia.

Millicent però deve imparare a tacere perché con il suo piglio e le sue battute sagaci rischia di smorzare anche gli approcci del Duca che da parte sua, non è molto incisivo. Ben presto capisce che sotto a quel suo cipiglio algido e austero, il Duca ha un buon cuore e un animo altruista.

L’amore non sempre si manifesta al primo incontro o al primo sguardo anche se instaura sin da subito una elettricità palpabile. È bello vederlo crescere e crepitare pagina dopo pagina e indovinarne insieme ai protagonisti il sorprendente disvelarsi.

Le avventure e le prove a cui saranno sottoposti i due protagonisti ne daranno ampia manifestazione.

“L’amore spesso si serve di tutte le strade che riesce a trovare, anche le più impervie”.

Mi sembra l’invito ideale per augurarvi buona lettura!

Janie – Macaron e una tazza di tè di Giulia Masini

Titolo: Janie – Macaron e una tazza di tè – Vol. 1

Autore: Giulia Masini

Editore: Self Publishing 

Genere: Romance Historical 

Editing a cura di Antonella Monterisi

Trama

Inghilterra 1865.

Janie Hamilton ha appena iniziato la sua Stagione, quando scopre che a breve la madre sposerà Anthony Carter, conte di Rochester, e che si trasferiranno in un paesino sperduto del Kent. Nel giro di due settimane, Janie si ritrova catapultata in un incubo. Lontana da Londra, dalle sue amiche più care e soprattutto lontana dal conte di Orford, il quale sembrava seriamente intenzionato a chiederle la mano. Come se tutto ciò non bastasse, la famiglia Carter si dimostra ben diversa dagli aristocratici a cui lei è abituata. Sono chiassosi, trattano la servitù come parte della famiglia, non sanno cosa sia la discrezione e si prendono confidenze inopportune che la ragazza non riesce a tollerare. Inoltre, l’impatto con i figli del conte non è dei più rosei: Sophia, la maggiore, nutre nei confronti di Janie una profonda avversione; la minore, Anika, la considera già una sorella, e la sua presenza si rivela asfissiante. Ma è con l’unico figlio maschio del conte che Janie ha lo scontro peggiore. Reed Carter è sfacciato, dispettoso e non ha idea di cosa sia il senso del pudore. Inoltre, la irrita di continuo con atteggiamenti provocatori.

Possono due anime così diverse trovare un punto d’incontro? E se il destino allungasse un piede per far loro uno sgambetto?

romanzo autoconclusivo

Cosa dicono di questo romanzo…

“un romanzo leggero e divertente”

“se volete trascorrere qualche ora di spensieratezza questo libro fa per voi”

“spassosissimo, a tratti esilarante”

“una storia divertente ironica e romantica”

“se cercate una lettura con un mix di divertimento e sentimento questa è la storia giusta”

RECENSIONE

Molto simpatica l’ouverture sul gruppo di amiche di Janie & co. e le loro chiacchiere allegre che vivacizzano subito l’atmosfera e coinvolgono nella lettura sin da subito come le arie di un minuetto. Non mi sorprende scoprire che su ciascuna di loro è poi nato un seguito che ha dato vita a una vera e propria serie.

Davvero divertente la complicità tra le ragazze che sono nella fase dell’innamoramento e del corteggiamento e sono alle prese con le prime scoperte e i primi rossori come qualsiasi altra adolescente alle prime esperienze.

Dover accettare le seconde nozze della propria madre non è facile, quando poi esse comportano un radicalmente cambiamento di vita, anzi, un totale sradicamento dalle proprie abitudini, possono diventare traumatiche.

Ma Giulia Masini, con la verve che le appartiene, volge quella che potrebbe essere una narrazione melodrammatica in una serie di disavventure e schermaglie che, ambientate in una cornice agreste, acquistano un sapore più verace e spassoso.

Nello sperduto Kent, si sa, si guarda meno all’etichetta e i modi diventano più diretti, meno formali ma anche più promiscui e Janie, se all’inizio ne è inorridita, man mano comincia a esserne intrigata.

La nuova famiglia del Conte è tutta da scoprire e conoscere meglio e assolutamente non giudicare alle prime impressioni. Anche perché riserverà non poche e non tutte spiacevoli sorprese, se solo fosse disposta a dimenticare i piccoli ricevimenti londinesi a base di macaron e tazze di tè…

Chissà cosa aveva pensato miss Aristocrazia quando aveva capito che il povero contadino su cui aveva sfogato le proprie frustrazioni era parte della famiglia che lei tanto detestava. A giudicare dall’espressione che gli aveva rivolto quando le era stato presentato, doveva essere rimasta sconvolta; lui stesso lo era stato, appena l’aveva vista scendere le scale.

Ranuncoli tra i capelli di Juls Way

Titolo: Ranuncoli tra i capelli

Autore: Juls Way

Editore: Words Edizioni

Genere: Historical Romance 

Trama

«Ballate con me, Clara Anville. Sono quindici anni che mi dovete un ballo.»

Inghilterra, 1895

Sono passati quindici anni da quando Clara ha incontrato Eric Turner per l’ultima volta. Lui, all’epoca, era solo il figlio minore dell’amministratore della tenuta dei suoi zii; lei era in procinto di sposare un industriale di Manchester. Tra i due la sintonia era stata immediata, ma le loro strade erano destinate a dividersi. Quando Clara, ormai vedova e madre di una bimba piccola, fa ritorno a Nightingale House, è proprio a Eric che deve a chiedere aiuto per riportare la tenuta di famiglia agli antichi splendori. Vivere lì è ciò di cui ha bisogno per riprendere in mano le redini della propria vita e, mentre tutto pare sospinto verso un futuro promettente, quell’intesa con Eric sembra tornare prepotentemente a galla. Insieme a essa, tuttavia, fanno capolino nella vita di Clara anche vecchi fantasmi, che la costringeranno a dover capire di chi fidarsi per proteggere ciò che le è più caro.

Dopo lo straordinario successo de “La Seconda Moglie” e “Lo Pseudonimo”, Juls Way torna con una nuova, emozionante storia ambientata nell’Inghilterra vittoriana, che parla di riscatto e di seconde opportunità per essere felici.

RECENSIONE

Avvincente nell’intreccio e nelle dinamiche instaurate tra i personaggi, un bellissimo e variegato cast ottimamente caratterizzato. Assolutamente impeccabile l’ambientazione e il contesto, senza bisogno di descrizioni ridondanti. A tratti ho sentito molto vicine le atmosfere di Via dalla pazza folla di T. Hardy, con Mrs Anville e l’amministratore Eric Turner che mi sono parsi adombrare Betsabea Everdene e Gabriel Oak.

“Ballate con me, Clara Anville. Sono quindici anni che mi dovete un ballo” disse con voce vibrante. Le tese la mano. Lei gliela fissò un attimo, poi lo sguardo risalì verso gli occhi grigi di Eric.

L’interesse del lettore catturato fino all’ultima pagina da una storia ben congegnata e coinvolgente.

Una storia diversa, apprezzabile per il diverso target d’età e la situazione raccontata. Una storia che parla di un amore maturo e consapevole incastonato in immagini delicate e poetiche come quella dei ranuncoli tra i capelli che intervengono a più riprese nel libro a richiamare la costanza dell’amore da una parte e a sancire un legame speciale dall’altra. Un filo invisibile che intreccia le vite di Eric Turner e Clara Anville da tempo addietro.

Clara, per tutta risposta, gli prese il viso tra le mani e lo baciò.

Non c’erano campanule blu quel giorno. C’erano solo il rosso brillante dei papaveri e l’oro delle spighe di grano a fare da testimoni a quelle anime innamorate che infine si erano ritrovate.

Quella raccontata nel romanzo Ranuncoli tra i capelli non è la storia di debuttanti alle soglie del loro ingresso in società, ma di una donna matura che è passata attraverso molte sofferenze e che sa di trovare in se stessa la forza per andare avanti, essere libera e poter finalmente scegliere. Una donna adulta, lucida e allo stesso tempo capace di grande passione in tutto quello che fa: sia occuparsi di risollevare le sorti della sua tenuta, sia prodigarsi per contrastare le ingiustizie sociali, sia rivendicare un sentimento al quale scopre di essere ritornata, con il fluire degli eventi della sua vita.

Clara Anville non era mai stata una persona romantica. Non ne aveva mai avuto il tempo e prima che potesse rendersi conto di quanto le fosse necessaria quella parte di sé, la vita le era piombata addosso, complicata.

La scrittura è fluida e non inutilmente ricercata, romantica e appassionata laddove occorre, e prezioso il lavoro di ricerca storica documentato nelle note più che esaustive.

Tra i miei personaggi preferiti, sicuramente la zia Agatha che ha conquistato tutta la mia simpatia con la sua ironia e la sua saggezza.  

Cambia il vento di Rebecca Quasi e Amalia Frontali

Titolo: Cambia il vento 

Autori: Rebecca Quasi e Amalia Frontali

Editore: Words Edizioni

Genere: Historical Romance 

Trama 

Exeter 1886 Devon Holmes ha tutto e lo ha ottenuto da solo, partendo dal basso. Possiede un impero finanziario nei commerci marittimi, ha una moglie nobile, un’ottima posizione in società, due figli eccellenti e un’amante fidata. L’ascesa ininterrotta lo ha illuso che la buona sorte fosse sua eterna compagna di viaggio e lo ha spinto ad adagiarsi nelle comodità di una vita senza sorprese e senza scosse, regolata dalle abitudini. Ma un uomo di mare dovrebbe sapere che il vento può cambiare in ogni momento e, quando ciò accade, non gli resta che vedere dove lo porterà il fragore delle onde. Lady Constance Holmes, per vivere al riparo da ogni tempesta, ha scelto un matrimonio al di sotto del suo rango, con un uomo ricco che le ha garantito una vita confortevole, talmente rispettoso della serenità familiare da non turbarla neppure con la propria presenza. E trovarsi esposta a un fortunale è quanto di più imprevedibile possa capitarle. Tuttavia l’inclemenza della sorte ha il pregio di portare a galla la vera natura di ciascuno e le verità sepolte dalle consuetudini più abusate. Nel furore dei venti avversi, non resta che ridurre le vele e tenere ben saldo il timone.

RECENSIONE

Niente è lasciato al caso nei romanzi firmati da Rebecca Quasi e Amalia Frontali. Due autrici capaci di declinare la prosa in poesia e destare le profondità insondabili delle emozioni.

Il titolo è una dichiarazione di intenti. Il nome dei venti ci accompagna lungo la storia, scandendo i capitoli e imprimendo, ciascuno di essi, le sue caratteristiche al tenore del racconto: ora per impeto ora per la quiete oppure per repentini cambiamenti:

“Sai che c’è un vento che si chiama Bacio? Dal nome uno direbbe che sia una brezza gentile e delicata ed invece mio padre ne parla come di un vento impetuoso capace di coprire il cielo di nubi in un attimo”.

Sono assolutamente conquistata dall’eleganza dello stile, della scrittura e del soggetto scelto nonché dei suoi protagonisti.  

Del resto, la stessa Lady Constance emana raffinatezza da tutti i pori e il suo personaggio ruba la scena a tutti gli altri, elevandosi a poco a poco. Spregiudicata quel tanto che basta.

“Constance ricordò cosa aveva provato vedendo Devon entrare nella sala da ballo e ‘Mi piace’ non si avvicinava nemmeno lontanamente. Era stato qualcosa che aveva avuto più a che fare con gli uragani, sebbene lei avesse scarsa esperienza di uragani.”

Trovo particolarmente illuminata la scelta di mettere al centro della narrazione una coppia adulta a cui poi le storie dei figli -quella di Sarah e del piccolo e candido Philip- fanno da corollario necessario e complementare e particolarmente realistico. Ricca e colorita anche la cerchia dei personaggi secondari e collaterali. Mr e Mrs Holmes si sono trincerati troppo a lungo dietro a inspiegabili e ostinati silenzi e solo un vento caldo, come l’Euro, che scioglie la neve, può farli riavvicinare, costringendoli al disgelo anche dei sentimenti.

Ho apprezzato anche il cambiamento di scenario e ambientazione tardovittoriana e il passaggio quindi dagli stucchevoli convenevoli da salotto a una vita vera fatta di questioni pratiche e faccende quotidiane da dover risolvere e sbrigare, nel più squisito elemento british e la benefica influenza del mare. Sempre gradite le citazioni austeniane, esplicite e indirette:

“Quando una donna è in dubbio se accettare o meno un uomo, dovrebbe sicuramente rifiutarlo”. Sara sospirò all’ennesima citazione di Jane Austen.

Un romanzo, che sin dalle prime battute, si dimostra per poi continuare a confermarsi per tutto il seguito, davvero notevole!

Il romanzo rimaneggiato:

Roses di George Eliot

Roses

You love the roses – so do I. I wish
The sky would rain down roses, as they rain
From off the shaken bush. Why will it not?
Then all the valley would be pink and white
And soft to tread on. They would fall as light
As feathers, smelling sweet; and it would be
Like sleeping and like waking, all at once!

Tu ami le rose, e anche io. Vorrei

che dal cielo piovessero rose

Come da un cespuglio scosso dal vento. Perché no?

Allora tutta l a valle sarebbe rosa e bianca

E soffice da calpestare. Cadrebbero come luce,

come piume, profumate di dolcezza; e sarebbe

un dormire e svegliarsi, tutto in una volta!


[1] https://www.poemhunter.com/poem/roses/

Peaches e la Regina di Edith Layton

Titolo: Peaches e la Regina

Autore: Edith Layton

Genere: Novella natalizia

Traduzione: Sara Minervini

Trama

Il Natale sta arrivando nella Londra vittoriana. Un povero ragazzo che vive con la sorella modista nella periferia della città scopre che il suo gatto è scomparso e il suo vecchio cane non può vivere senza il gatto. Disperato, si mette a cercare e scopre che anche la Regina Vittoria ha smarrito la sua gatta preferita ei suoi tirapiedi stanno setacciando la città per trovarla in tempo, prima che la sovrana parta per trascorrere le vacanze natalizie a Balmoral.

Questa novella di Natale, dal sapore e dalle atmosfere dickensiane, racconta di come una giovane e seria guardia al servizio di Sua Maestà, il suo superiore stanco del mondo e uno dei criminali più astuti di Londra cercano, ciascuno a suo modo, di trovare il gatto giusto per restituirlo ai giusti proprietari, tutti, più o meno, con lo stesso scopo…

Dalla servitù a palazzo alle stanze della Regina, da Billingsgate alle taverne più malfamate, le avventure e le peripezie dei personaggi sono molte e c’è molto da imparare dall’amore di un gatto per un cane, di una sorella per il fratello, di un popolo per la sua sovrana e della sovrana per il suo popolo.

«Aveva rischiato tutto per un miracolo, perché il Natale stava arrivando e se mai c’era un tempo per i miracoli era quello»

RECENSIONE

Un racconto davvero singolare che per quanto storico, perché ambientato in epoca vittoriana, sceglie come suo protagonista un grosso gatto arancione.

Attorno a Peaches si muovono diversi personaggi che sembrano usciti dalle pagine di un libro di Dickens coinvolti nel mistero della sua sparizione. Su di loro incombe la maestosa e imponente figura della Sovrana. Contemporaneamente a lei anche una coppia di fratello e sorella hanno perso la loro gatta che rischia di essere scambiata con quella immediatamente ritrovata e restituita alla Regina. Con un ardimento particolare Theodore vuole raggiungere direttamente le stanze reali per riavere indietro la sua Peaches ma solo grazie a una serie di fortunate coincidenze e insolite circostanze riuscirà nell’intento. 

L’ironia sotterranea che percorre la storia, immancabilmente destinata a un rassicurante lieto fine, culmina nella conclusione a cui giungono la guardia e il criminale, che si ritrovano ugualmente beffati:

“Chi può dirlo? Gatti e donne”, disse Thomas, scuotendo la testa, “sono imprevedibili”.

La novella è natalizia nella misura in cui tutto si risolve per il meglio, sfoggia gli ingredienti di sempre ed è trasportabile in tutte le epoche. Buone azioni, animi nobili, ragazzi sfortunati e dei cuccioli da salvare, perfino un palazzo da espugnare e una Regina. Una bella fiaba che non trascende nella commiserazione ma con indefesso buonumore celebra il Natale.

100 Natali di Antonia Romagnoli

Dalla Prefazione

Il Natale è il periodo dell’anno che preferisco.

Dalla lettura di questo libro capirete anche quanto possa amarlo l’autrice, Antonia Romagnoli, che ha deciso di farvene innamorare perdutamente, se non lo siete già.

Il Natale è calore, casa, affetti e un pizzico di magia, ma anche attaccamento alle tradizioni e alle proprie radici. Ed è proprio questo che Antonia ha deciso di farci ritrovare andando a ricostruire la storia dei festeggiamenti natalizi, rintracciando al tempo stesso le origini della passione per quello straordinario periodo che è l’Ottocento.

Quella particolare affinità elettiva che lega a una determinata epoca storica, che nel caso di Antonia è immediatamente riconducibile a quella Regency & Victorian -inglese-, unitamente alla sua innata vocazione alla narrazione divulgativa sono gli elementi distintivi della sua figura di autrice, ma anche gli elementi trainanti di questa opera.

Una Summa di tutto quel che dovreste sapere -e non sapevate dove trovare-, sul Natale.

Un lavoro complesso e articolato, di ricerca, studio, approfondimento reso fruibile solo grazie alla sua immensa passione per il mondo e la cultura anglosassone e alla sua straordinaria capacità di entrare subito in sintonia con il lettore, arricchendolo anche suo malgrado.

Quello che ci propone Antonia è un viaggio mirabolante, ricco e interessante attraverso quella composita macchina colorata e intrisa di bontà che è il Natale. Un viaggio che passa anche e soprattutto attraverso i meravigliosi mondi che gli autori dell’Ottocento hanno saputo regalarci con i loro capolavori, ricreando al meglio la magia del Natale.

Durante una fermata allietata dai canti, intrisa di profumi invitanti e agghindata con le decorazioni in vischio e carta velina, potreste infatti scoprire che il Natale è invece soprattutto uno stato d’animo che coinvolge sentimenti universali di solidarietà e condivisione umana rintracciabili in ogni era e a ogni latitudine.

Non solo un compendio di tradizioni, usanze, costumi, che raccontano la Storia, ma un libro che fa bene al cuore e sa tenere compagnia, un libro che può riempire un vuoto e colmare una solitudine, insomma un libro un po’ speciale, come speciale è il Natale!

Romina Angelici

Descrizione

100 Natali – Sono quelli del 1800, il secolo in cui, con un poco di approssimazione, si dipanano le epoche Regency e Vittoriana. In questo lavoro, una piccola opera divulgativa, non un saggio, vi voglio accompagnare come lo Spirito dei Natali Passati a conoscere le origini di tante tradizioni perdute, di altre ancora presenti nelle nostre case, a caccia di leggende e di storie vere che hanno reso il Natale la festa che conosciamo oggi e che spesso incontriamo nei libri, nei film e che magari non comprendiamo del tutto. Ho cercato per voi immagini e ricette, per entrare ancor di più in questa realtà così distante eppure vicina.

L’angelo dei bassifondi (Natale- Christmas novel) 

Titolo: L’angelo dei bassifondi (Natale- Christmas novel) 

Autore: AnneMarie Brear 

Editore: PubMe (29 novembre 2021)

Collana: Literary Romance 

Genere: Romance breve – novella natalizia 

Tradizione a cura di Mara Marinucci 

Disponibile su Amazon e con Kindle Unlimited

Sinossi

York, Inghilterra 1881

Dieci anni prima, Victoria, insieme al marito, il dottor Joseph Ashton, inaugura la Ashton Home for Women and Children, un luogo dove donne indigenti che cercano rifugio dalla povertà, dagli abusi, dall’abbandono possano trovare sollievo dalle privazioni della vita. Portano con sé i loro bambini malati e malnutriti. Cercano di nascondersi da un mondo duro che le costringe a leccarsi le ferite. Assieme a Victoria, e al sostegno delle sue aiutanti, queste donne possono ricominciare. Georgiana Carter, senza un soldo e da poco vedova, è alla disperata ricerca di un posto dove stare; ha bisogno di un tetto per i suoi figli e un pasto caldo. Inseguire quella sciocca idea di scappare con un barcaiolo finisce in un disastro, allontanandola dal suo ricco padre; egli la rivorrà mai nel suo cuore? Ruthie Benson deve scappare. In difficoltà e sofferente ai continui maltrattamenti del fratello, ha bisogno di aiuto prima che il suo segreto sia scoperto… Ma dove può rifugiarsi? Queste sono solo alcune delle donne di cui Victoria si prende cura e a cui dà asilo mentre lavora nei bassifondi di York. Ma a quale prezzo? Sta forse dimenticando i bisogni della sua, di famiglia? Victoria salverà Georgiana e Ruthie, o è troppo tardi? Mentre le campane di Natale risuonano sulla città e l’atmosfera natalizia permea le strade di York, il lieto fine è dietro l’angolo, basta crederci e non perdere mai la speranza.

Il seguito natalizio del romanzo bestseller di Amazon “L’Angelo dei bassifondi” (Recensione qui)

RECENSIONE

Mrs Ashton è riuscita nel suo intento cioè quello di realizzare una casa di accoglienza per donne abbandonate e in difficoltà. Decisa a dare loro una nuova possibilità e una nuova vita Victoria accoglie nella sua struttura quelle che trova nei quartieri dei bassifondi dove ogni tanto ritorna in visita o quelle che si presentano direttamente al suo cancello.

Tra le sue amiche, le persone fidate di sempre, infermiere e collaboratrici e i suoi stessi figli, lei e Joseph hanno creato una famiglia nella famiglia e si prodigano ogni giorno, non solo a Natale, per fare del bene.

In questo Natale particolare conosciamo la storia di due ragazze.

Georgiana Carter è stata ripudiata dalla famiglia per aver sposato un barcaiolo ed essere fuggita con lui; rimasta vedova e con due bambini da sfamare viene letteralmente salvata dall’angelo Victoria.

Ruthie nutriva tante speranze per il suo futuro, specialmente quella di sottrarsi alle angherie di suo fratello alcolizzato e violento e sistemarsi con il suo Micky. Scopre però che questi l’ha abbandonata dopo averla sedotta e rischia la vita nel tentativo di disfarsi di quella che porta in grembo. Victoria la sente urlare sotto le percosse del fratello e senza pensarci due volte corre a salvarla.

Queste sono solo due delle tante storie e delle tante vite che i coniugi Ashton incrociano sul loro cammino.

Se il crudo spettacolo delle bassezze a cui conduce la miseria umana può rattristare, il messaggio di questa novella è davvero rincuorante perché pieno di positività e di speranza.

La mattina della Vigilia di Natale sorse luminosa. La luce brillante del sole invernale attraversava le fessure delle tende nel dormitorio, accecando le donne e i bambini svegli. 

AnneMarie Brear non ci delude nemmeno in questa breve ma intensa novella natalizia.