
Titolo: La cioccolateria in Muffin Street
Autore: Jane Rose Caruso
Editore: More Stories
Trama
Judith odia il Natale. Da quando suo padre è scomparso per lei questa festa è diventata il ricordo di una felicità perduta. Ora deve gestire da sola l’attività di famiglia, la Cioccolateria “Sherlock Holmes” al 221/B di Londra e sebbene sia innamorata del suo lavoro, portarlo avanti non è sempre facile. Per farlo, ha dovuto rinunciare ai propri sogni e chiudere a chiave il suo cuore. Le pareti profumate di cioccolato, zenzero e cannella della Cioccolateria, però, non sono esattamente ciò che sembrano e nascondono un grande segreto. E mentre la neve inizia a cadere candida su Londra e l’ennesimo Natale si avvicina, una serie di strani incontri e circostanze impreviste porteranno Judith a intraprendere un incredibile viaggio nella lontana ed esotica l’India; là dove si sono perse le tracce di suo padre tanti anni prima. Insieme all’amica e compagna di avventura Ofelia, risoluta donna dalla battuta pronta e il look anni ’50, Judith dovrà davvero improvvisarsi una piccola Sherlock Holmes. E anche fare i conti con il proprio cuore e il turbamento che prova di fronte a colui che forse è proprio la chiave di tutto il mistero. Riuscirà Judith a fidarsi dell’amore e credere ancora alla magia del Natale?
RECENSIONE
La storia di Judith ha il profumo dello zenzero e del cioccolato e sulla sua scia saremo trasportati insieme a lei e alla sua amica un po’ stramba Ofelia, da Londra a Nuova Delhi.
Con una vena di malinconia Judith affronta come ogni anno, da quando ha perso il padre, le festività natalizie. Sebbene la sua cioccolateria sia un angolo di pace e di coccole per il suo spirito provato, la ragazza deve conciliare mille pensieri e preoccupazioni legate al lavoro, alla madre, ai misteri irrisolti che gravano sulla sua vita. Judith sa bene che la vita è come il cioccolato quando dimostra di avere delle note dolci/amare.
Un incontro inaspettato con un personaggio che sembra uscito da un libro di fiabe natalizie riesce a sconvolgere la apparente tranquillità della routine quotidiana e Judith si ritrova a dover metter ein discussione quelle che credeva delle conclusioni assodate.
Camminò lentamente, scegliendo di percorrere la strada più lunga. Il colore della città la risucchiò. Le luci riflettevano la notte che si era adagiata come un manto. Gli occhi si perdevano in quello spettacolo. A quell’ora c’era poca gente per le strade, ormai erano tutti a casa. Eppure si incrociava una varia umanità. Nei palazzi, le luci accese lasciavano intravedere ombre in movimento, persone indaffarate dietro tende spesse che ne occultavano in parte la vita. Per strada, uomini che ormai non l’avevano più, una vita o che si erano smarriti in essa, cercavano di ripararsi dal freddo pungente di quella stagione. … Natale non era gioia per tutti. Lei lo sapeva bene.
Le descrizioni di Jane Rose Caruso sono così vivide da rendere reale l’immagine davanti ai nostri occhi. Le sue storie non sono affollate di personaggi ma quei pochi -ma buoni- che le abitano sono caratterizzati in modo speciale ed efficace, quel tanto che basta a farceli amare da subito e conoscere da sempre.
Pagina dopo pagina compaiono piccoli indizi che spingono Judith a considerare l’eventualità di un viaggio in India e anche se l’occasione le è presentata da Ofelia, è a quella terra che fanno capo le domande irrisolte della sua vita, che riguardano il padre, l’unione della sua famiglia, il suo cuore spezzato.
Il fascino della cultura indiana è scientemente riprodotto con sapienti tocchi di colore e di costume. Un viaggio di ritorno alle origini quello di Judith a Nuova Delhi, che inizia la sua scoperta proprio dalle origini delle fave di cioccolato così indispensabili per la cioccolateria in Muffin Street, fino a raggiungere la risoluzione del mistero, con una serie di coincidenze e circostanze fortunate.
L’aria era densa di profumi e la temperatura molto più piacevole di quella londinese. Un sole caldo splendeva in cielo e si specchiava nella lunga fontana. Sul prato ben curato pavoni bianchi facevano la ruota…. Annusò l’aria e chiuse gli occhi… In India c’erano segreti diversi, molto più speziati e colorati.
A testimoniare quanto Judith, ma anche la stessa Jane Rose Caruso, agli altri ci accompagna nella lettura una vera e propria colonna sonora composta per la maggior parte da canzoni natalizie che, oltre a rappresentare un trait d’union della storia, ne costituiscono il sottofondo ideale insieme a una fumante e densa tazza di cioccolata calda.