
Continuando dopo Sirolo, sulla strada che porta in cima al Monte Conero, salendo una discreta serie di curve piuttosto ripide, incontriamo, in un piccolo spiazzo, seminascosta da un viale alberato e ombreggiato e circondata da una folta vegetazione, l’Abbadia di San Pietro.
Da studi fatti sembra che la Badia di San Pietro venne edificata nei primi anni del 1000.
La sua costruzione è interamente in Pietra del Conero, a tre navate e un abside infondo a quella centrale. La badia è priva di decorazioni e lascia la sua particolarità coincidere con la sua purezza e il suo bianco.

Nel ‘200 la chiesa fu abbellita di pilastri e capitelli nei quali furono intarsiati motivi di flora e fauna che richiamano la bellezza circostante del Monte Conero, uniti a figure spaventose tipiche del medioevo.
Dopo una serena egemonia di quasi tre secoli da parte dei monaci Benedettini, i seguaci di Gonzaga e i Camaldolesi iniziarono una lunga contesa per prendere possesso dell’abbadia e delle grotte, contesa che vide prevalere questi ultimi.
A parte quindi i diversi ordini monastici che si sono avvicendati, una cosa rimase sempre la stessa e cioè questa curiosa iscrizione affissa all’inizio del viale d’ingresso al complesso:

Oggi il vecchio monastero dei Benedettini, di fianco alla chiesa, è stato trasformato in un elegante albergo, mentre l’Abbadia di San Pietro al Conero resta a disposizione di chiunque voglia godere di questo spettacolo custodito nel cuore del Conero.
Di fianco iniziano sentieri che si addentrano nel sottobosco, costeggiando il selvoso monte ricco dell’odorosa pianta del corbezzolo, fino a due punti panoramici che dischiudono la vista sul litorale sottostante e sull’azzurro del mare che si perde nell’orizzonte all’infinito.
Dove?
https://www.rivieradelconero.info/it/l-abbadia-di-san-pietro-al-conero/