La scrittura per me ha un lato spensierato e leggero che ricerco e ritrovo scrivendo racconti ambientati in epoca Regency, ma è anche ricerca e approfondimento e questi aspetti li coltivo nelle biografie. Le ho pubblicate con la Case Editrice Flower-ed di Michela Alessandroni.
Il mio primo saggio è stato una sorta di opera “magna” su Jane Austen e su tutto il materiale bibliografico e di derivati esistente su di lei in italiano. Eccone il piano:
Il volume si compone di quattro sezioni con le quali si vuole ricostruire il mondo di Jane Austen come donna, nei suoi interessi, legami, affetti, e come scrittrice, esaminando le tematiche e lo stile con cui ha lasciato un segno indelebile nella letteratura inglese di primo Ottocento. Lo sguardo si allarga poi a considerare i rapporti con gli altri scrittori e le loro opere, cercando di stabilire influenze, collegamenti e commenti. Si offre, infine, una panoramica sui derivati e gli inspired usciti in italiano e una rassegna bibliografica di tutti i contributi critici esistenti, dalle monografie agli articoli, frutto di un lungo lavoro di ricerca bibliografica. Jane Austen. Donna e scrittrice vuole essere un omaggio, maturato nel tempo attraverso le riletture e gli approfondimenti, a una scrittrice che si desidera far conoscere e amare con le sue emozioni, i suoi segreti taciuti, le sue battute, i momenti tristi e felici, come una donna qualsiasi e allo stesso tempo molto speciale.
Poi, in un secondo tempo ho scritto una breve biografia di Louisa May Alcott intitolata Non ho paura delle tempeste che ben esprime il tumultuoso carattere dell’eterna ragazza americana. In questo ritratto la immagino così, finalmente un po’ serena, appagata dal suo successo e soprattutto dal raggiungimento del suo obiettivo, ma sola.
Ha scritto molto nella sua carriera e avrebbe scritto ancora tanto se il destino le avesse concesso altro tempo: l’esperienza come infermiera durante la guerra di secessione fu tragica anche per le conseguenze letali che ebbe sulla sua salute.
Ripercorrendo i suoi 55 anni, la possiamo vedere correre e saltare staccionate come un maschiaccio, promettere che provvederà alla sua famiglia, proteggere i più deboli e scagliarsi contro i prepotenti. Poi un giorno la vedremmo partire per Boston dove doveva incontrare il suo futuro da scrittrice e coltivare i suoi sogni masticando pane e amarezze tra i mille lavori e sacrifici da fare per sbarcare il lunario e mandare qualche soldo a casa. Qualche racconto pubblicato, qualche rivista disposta a pubblicare storie sensazionali e inizia a farsi conoscere.
Poi improvvisamente, nel 1868, la svolta. La proposta di scrivere un libro per giovanette, lei che si schermisce, non è sicura di farcela, l’editore insiste: “Vorrei che provaste”.
Chi avrebbe potuto immaginare che grazie a quei ricordi relativi all’infanzia e alla sua stessa famiglia Louisa May Alcott sarebbe diventata una delle scrittrici più famose al mondo? Pubblicata e letta in tutte le lingue!
Tornando al 2019 e ricorrendo il bicentenario della nascita di George Eliot, il 22 novembre 2019 è uscita la biografia di questa profonda e grande scrittrice vittoriana, così poco conosciuta.
George Eliot non è una scrittrice facile e si porta dietro la scomoda nomea di dotta e impegnata, in realtà è una donna che ha attraversato grandi conflitti interiori, in principal modo ha sperimentato in prima persona la apparente contraddizione tra l’educazione e i principi secondo i quali è stata allevata e la vita che ha condotto. Per questo la sua stessa vita potrebbe costituire benissimo la trama di un romanzo.
Il fascino irresistibile esercitato da questa scrittrice è la combinazione speciale tra la sua superiore intelligenza e un profondo senso di empatia umana che l’ha portata a comporre pagine di autentica poesia sotto la vigile guida di una mente rigorosa.
Sinossi:
China sui libri, una giovane donna studia le lingue antiche e moderne, la religione e la filosofia. Mentre si interroga con fervido interesse sulle questioni sociali e morali, i capelli dorati le incorniciano il volto sgraziato e lo sguardo penetrante. Possiede un’intelligenza fuori dal comune e un profondo senso di empatia umana: è Mary Ann Evans, meglio nota con lo pseudonimo di George Eliot, la più colta, indipendente e raffinata delle scrittrici vittoriane. Il destino le riserverà una storia personale drammatica e complessa come la trama di un suo romanzo, ma proprio sperimentando e scandagliando a fondo emozioni, dilemmi interiori e conflittualità, riuscirà a scriverne e a restituirne una fedele rappresentazione nelle sue opere. In occasione del Bicentenario della nascita di George Eliot (Arbury, 22 novembre 1819-Londra, 22 dicembre 1880), Romina Angelici ha realizzato un ritratto della scrittrice interessante, profondo e ricco di sfumature, in cui raccontare non solo le sue vicissitudini personali, ma anche il modo in cui ella seppe esplorare la complessità umana, giungendo a creare alcuni dei più grandi capolavori della letteratura. Indice degli argomenti:I. I primi anni II. La giovinezza III. A Londra IV. George Henry Lewes V. George Eliot e la Regina VI. Redattrice alla “Westminster Review” VII. Un esperimento letterario VIII. Mr. Gilfil’s Love-Story IX. Janet’s Repentance X. Il primo romanzo XI. Il Velo dissolto XII. Il Mulino sulla Floss XIII. Echi gaskelliani XIV. La bella storia di Silas Marner XV. Viaggi in Italia XVI. Romola XVII. Jacob e suo fratello XVIII. Felix Holt, The Radical XIX. Un poema spagnolo XX. Il capolavoro. Middlemarch XXI. Uno studio di vita provinciale XXII. Daniel Deronda XXIII. Mrs. John W. Cross XXIV. La grande tradizione XXV. Pessimista o meliorista? XXVI. George Eliot e gli altri XXVII. Influenze francesi XXVIII. George Eliot va in America.
Se avete piacere, vi aspetto su facebook per saperne di più. Vi lascio il link dell’evento organizzato da Flower-ed:
https://www.facebook.com/events/860455891043442/