La festa del ringraziamento, o Thanksgiving Day, è una festa di derivazione e origine religiosa che si celebra in America -e in Canada- in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e in generale per quanto ricevuto durante l’anno scorso. Il giorno del ringraziamento cade il quarto e ultimo giovedì del mese di novembre e la sua tradizione si deve a William Bradford, Governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini a Plymouth, in Massachusetts, che nel 1623 emanò il seguente ordine: “Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina… per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni”.
All’inizio del diciassettesimo secolo, i Padri Pellegrini, perseguitati in patria per la loro fede calvinista, decisero di abbandonare l’Inghilterra e andare nel Nuovo Mondo, l’attuale America del Nord. Quando arrivarono, con l’inverno ormai alle porte, si trovarono di fronte a un territorio selvatico e inospitale, fino ad allora abitato solo da nativi americani. I Pellegrini avevano portato dall’Inghilterra dei semi di vari prodotti che si coltivavano in patria e li seminarono nella terra dei nuovi territori. Per la natura del terreno e per il clima, la semina non produsse i frutti necessari al sostentamento della popolazione, per cui quasi la metà di loro non sopravvisse al rigido inverno. Questa situazione rischiava di riproporsi anche l’anno successivo se non fossero intervenuti i nativi americani, che indicarono ai nuovi arrivati quali prodotti coltivare e quali animali allevare, nella fattispecie il granoturco e i tacchini.

Dopo il duro lavoro degli inizi, i Pellegrini indissero un giorno di ringraziamento a Dio per l’abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto. I coloni invitarono alla festa anche gli indigeni, grazie ai quali avevano potuto superare le iniziali difficoltà di adattamento ai nuovi territori, gettando le basi per un futuro prospero e ricco di ambiziosi traguardi.
Nel menù di quel primo Ringraziamento americano occupavano un posto di primo piano proprio i frutti del loro raccolto che poi divennero le portate tradizionali del Thanksgiving: il tacchino e la zucca, insieme ad altre carni bianche, ostriche, molluschi, torte di cereali, frutta secca, noccioline e caramelle.
Nei secoli successivi la tradizione del Thanksgiving si estese dalla colonia di Plymouth a tutto il Paese anche se le tredici colonie (i primi Stati americani) non celebravano contemporaneamente il Giorno del ringraziamento. Dopo la guerra d’indipendenza, fu George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti d’America, a dichiarare la festa per tutti gli Stati nel 1789, proclamando una giornata nazionale di ringraziamento. Molti risero dell’idea, a cominciare da Thomas Jefferson, che da presidente non vi diede alcun seguito. Questo non ha impedito al Thanksgiving di diffondersi nella maggior parte del territorio americano e di essere celebrato da tutti i ceti sociali.
La festa federale vera e propria fu istituita solo nel 1863 dal presidente Lincoln.

Pertanto, tra il 1789 e il 1863 stava ai singoli stati e alle singole regioni celebrare o meno la ricorrenza. La storia di Louisa Alcott. Un Ringraziamento in vecchio stile, si svolge in questo periodo e anche se non sappiamo se la sua ricostruzione sia da considerarsi storicamente accurata e attendibile, possiamo però constatare quanto la sua fosse un’adesione sincera.
Ebbene, come cittadina del Massachusetts Louisa doveva avere ben presente sia la storia, sia il significato di una festa così importante ed emblematica e, non solo la sua fede religiosa, ma anche il suo sentimento patriottico vibravano facilmente al richiamo di certi valori.

Oggi gli Americani, nel Giorno del Ringraziamento, mangiano da tradizione tacchino selvatico americano, mirtilli rossi e una combinazione di mais e fagioli (le colture originarie).
Le pietanze menzionate nella storia non si mangiano più al giorno d’oggi e reperirne le ricette può diventare davvero difficile.
Oltre all’Hasty Pudding, fatto con farina di mais e latte, c’era l’Injun Pudding che sembra essere la preparazione più tipica. Si tratta del dolce più antico del New England, a base di farina di mais e latte ma addolcito con la melassa e aromatizzato con cannella e noce moscata, burro salato e panna.
Injun è una parola che non si usa oggigiorno, deriva da un’alterazione della parola “Indian”, indiano, cioè come Cristoforo Colombo chiamò i nativi americani (proprio perché credeva di aver raggiunto l’India).
Abbiamo già sentito parlare di Mince Pie e Plum-pudding, due dolci tradizionali inglesi, che abbiamo incontrato nelle opere di Dickens e che rappresentano il forte legame che il New England aveva con l’Inghilterra. Mince Pie è fatto di frutta secca, nocciole e spezie; il plum pudding non è a base di prugne come suggerisce il nome, bensì di uvetta, ribes, spezie, latte e zucchero. Queste ultime preparazioni sono scomparse dalle tavole americane[1].
[1] Per le notizie storiche ringrazio di cuore Lorraine Tosiello il cui aiuto mi è stato prezioso.
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