Archivio | novembre 2021

Festa del Ringraziamento

La festa del ringraziamento, o Thanksgiving Day, è una festa di derivazione e origine religiosa che si celebra in America -e in Canada- in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e in generale per quanto ricevuto durante l’anno scorso. Il giorno del ringraziamento cade il quarto e ultimo giovedì del mese di novembre e la sua tradizione si deve a William Bradford, Governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini a Plymouth, in Massachusetts, che nel 1623 emanò il seguente ordine: “Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina… per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni”.

All’inizio del diciassettesimo secolo, i Padri Pellegriniperseguitati in patria per la loro fede calvinista, decisero di abbandonare l’Inghilterra e andare nel Nuovo Mondo, l’attuale America del Nord. Quando arrivarono, con l’inverno ormai alle porte, si trovarono di fronte a un territorio selvatico e inospitale, fino ad allora abitato solo da nativi americani. I Pellegrini avevano portato dall’Inghilterra dei semi di vari prodotti che si coltivavano in patria e li seminarono nella terra dei nuovi territori. Per la natura del terreno e per il clima, la semina non produsse i frutti necessari al sostentamento della popolazione, per cui quasi la metà di loro non sopravvisse al rigido inverno. Questa situazione rischiava di riproporsi anche l’anno successivo se non fossero intervenuti i nativi americani, che indicarono ai nuovi arrivati quali prodotti coltivare e quali animali allevare, nella fattispecie il granoturco e i tacchini.

Giorno del Ringraziamento: 15 curiosità sulla tradizionale festa americana  | Nanopress

Dopo il duro lavoro degli inizi, i Pellegrini indissero un giorno di ringraziamento a Dio per l’abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto. I coloni invitarono alla festa anche gli indigeni, grazie ai quali avevano potuto superare le iniziali difficoltà di adattamento ai nuovi territori, gettando le basi per un futuro prospero e ricco di ambiziosi traguardi.

Nel menù di quel primo Ringraziamento americano occupavano un posto di primo piano proprio i frutti del loro raccolto che poi divennero le portate tradizionali del Thanksgiving:  il tacchino e la zucca, insieme  ad altre carni bianche,  ostriche, molluschitorte di cerealifrutta seccanoccioline e caramelle.

Nei secoli successivi la tradizione del Thanksgiving si estese dalla colonia di Plymouth a tutto il Paese anche se le tredici colonie (i primi Stati americani) non celebravano contemporaneamente il Giorno del ringraziamento.  Dopo la guerra d’indipendenza, fu George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti d’America, a dichiarare la festa per tutti gli Stati nel 1789, proclamando una giornata nazionale di ringraziamento. Molti risero dell’idea, a cominciare da Thomas Jefferson, che da presidente non vi diede alcun seguito. Questo non ha impedito al Thanksgiving di diffondersi nella maggior parte del territorio americano e di essere celebrato da tutti i ceti sociali.

La festa federale vera e propria fu istituita solo nel 1863 dal presidente Lincoln.

Un Ringraziamento vecchio stile (Italian Edition) - Kindle edition by Alcott,  Louisa May, Angelici, Romina, Harrowell, Elizabeth. Literature & Fiction  Kindle eBooks @ Amazon.com.

Pertanto, tra il 1789 e il 1863 stava ai singoli stati e alle singole regioni celebrare o meno la ricorrenza. La storia di Louisa Alcott. Un Ringraziamento in vecchio stile, si svolge in questo periodo e anche se non sappiamo se la sua ricostruzione sia da considerarsi storicamente accurata e attendibile, possiamo però constatare quanto la sua fosse un’adesione sincera.

Ebbene, come cittadina del Massachusetts Louisa doveva avere ben presente sia la storia, sia il significato di una festa così importante ed emblematica e, non solo la sua fede religiosa, ma anche il suo sentimento patriottico vibravano facilmente al richiamo di certi valori.

Giorno del Ringraziamento: tradizioni e ricette della festa americana

Oggi gli Americani, nel Giorno del Ringraziamento, mangiano da tradizione tacchino selvatico americano, mirtilli rossi e una combinazione di mais e fagioli (le colture originarie).

Le pietanze menzionate nella storia non si mangiano più al giorno d’oggi e reperirne le ricette può diventare davvero difficile.

Oltre all’Hasty Pudding, fatto con farina di mais e latte, c’era l’Injun Pudding che sembra essere la preparazione più tipica. Si tratta del dolce più antico del New England, a base di farina di mais e latte ma addolcito con la melassa e aromatizzato con cannella e noce moscata, burro salato e panna.

Injun è una parola che non si usa oggigiorno, deriva da un’alterazione della parola “Indian”, indiano, cioè come Cristoforo Colombo chiamò i nativi americani (proprio perché credeva di aver raggiunto l’India).

Abbiamo già sentito parlare di Mince Pie e Plum-pudding, due dolci tradizionali inglesi, che abbiamo incontrato nelle opere di Dickens e che rappresentano il forte legame che il New England aveva con l’Inghilterra. Mince Pie è fatto di frutta secca, nocciole e spezie; il plum pudding non è a base di prugne come suggerisce il nome, bensì di uvetta, ribes, spezie, latte e zucchero. Queste ultime preparazioni sono scomparse dalle tavole americane[1].  


[1] Per le notizie storiche ringrazio di cuore Lorraine Tosiello il cui aiuto mi è stato prezioso.

Come sostenermi 🌸:

🌼 Sono affiliata di AMAZON se vuoi acquistare il libro direttamente da qui riceverò una piccola commissione che mi aiuterà nel mio lavoro, grazie.https://amzn.to/3HYfY87

☕ Puoi offrirmi un caffè/cappuccino simbolico QUI: https://ko-fi.com/rominaangelici71

Fandango per due

Dalla collaborazione tra Scarlet Douglas Scott e Astro Edizioni nasce Fandango per due, il nuovo romanzo dell’autrice made in Italy, nonostante il nome d’arte.

Protagonisti del romanzo sono Roxana e Franz, i due personaggi secondari di Un’eredità per due, l’opera che ha inaugurato la collaborazione tra la scrittrice e la casa editrice in questo anno che ormai volge al termine.

Ne avevamo già parlato qui:

Un'eredità per due – Blogtour Intervista | I piaceri della lettura

Fandango per due ripercorre il mito di Amore e Psiche, tradotto nella versione di una fiaba rumena. La protagonista della fiaba, una principessa, viene chiesta in sposa da un uomo dalle sembianze di maiale, il cui vero volto viene svelato con un inganno a metà della fiaba, creando un conflitto relazionale che si risolverà solo alla fine, dopo che la principessa avrà superato diverse prove.

Molteplici i riferimenti: alla tradizione magica rumena, alla simbologia esoterica della geometria sacra islamica dell’Al-Hambra, alla lotta tradizionale del Muay Thai Boran, e alla danza folkloristica del fandango antequerano.

Fandango, Pittura da Franco | Artmajeur

Passiamo alle informazioni tecniche.

Scheda del libro:

Titolo dell’opera: Fandango per due

Genere: romance contemporaneo / office romance / sport romance

Autore: Scarlett Douglas Scott

Pagine: 171

Formati disponibili: ebook, KU, cartaceo, cover rigida

Ambientazione: Granada /Spagna

Casa Editrice: Astro Edizioni, collana Pink

Uscita: 25 ottobre 2021

Pov: prima persona

Sinossi:

Roxana, interior design, è stata assunta per arredare il Kwasir Inn di Veronika Jensen in restauro. Franz, chef pluristellato, per dirigerne il ristorante. È un colpo di fulmine, alla prima occhiata scatta un’attrazione irresistibile, nonostante lui cerchi di evitare di farsi coinvolgere dalla conturbante rumena esperta di Muay Thai

A pochi giorni dal loro arrivo un incendio devasta l’hotel, in cui Roxana rischia di morire bruciata al suo interno. Forse grazie per questo spaventoso incidente, sembra nascere tra i due una nuova intesa, un livello più profondo di intimità, ma svanito il progetto del restauro ai due non resta che separarsi e trovare un nuovo impiego.

Roxana torna a Roma, dove vive con sua madre, e un mese dopo riceve un incarico importante, ma soprattutto inaspettato: dirigere l’allestimento di una villa in restauro a Granada, di proprietà di un misterioso cliente che non vuole rivelare la propria identità.

Ed è proprio all’aeroporto di Granada, in un afoso pomeriggio di maggio, che Roxana incontra di nuovo Franz, anche lui in Spagna per un nuovo lavoro.

È un incontro veloce, di poche parole, ma sufficienti a riaccendere in Roxana la scintilla che già aveva iniziato ad ardere a Trondheim per lo chef.

Di nuovo però l’uomo sembra sfuggirle, quasi indifferente al suo fascino, e questo lo rende ancora più intrigante per lei.

Arrivata alla villa viene accolta dall’intraprendente Anastacia, un’imprenditrice brillante e imprevedibile, con la quale si instaura in pochi giorni un’accesa rivalità: prima per imporre il proprio stile nell’arredo della casa, e poi, quando riappare Franz, per prevalere una sull’altra nell’attenzione del cuoco.

Ma Franz cosa ci fa di nuovo in un luogo dove Roxana è stata incaricata di lavorare al restauro?

E soprattutto: chi è il misterioso cliente? L’unica cosa che si sa di lui è che suona il violino in maniera struggente, e che non è intenzionato a relazionarsi con nessuno degli artigiani del cantiere.

Appassionata al suo lavoro e imperterrita, Roxana si dovrà destreggiare tra manovali scansafatiche, progetti rifiutati, un’antagonista agguerrita, uno chef intrigante, inganni e ripicche, e la realizzazione del sogno della sua vita: arredare la più bella villa all’ombra delle mura dell’Alhambra di Granada e riconquistare l’amore dell’uomo che ha perduto.

“Dalla terrazza scorgo Franz, appoggiato al muro in penombra, che si fuma una sigaretta e mi osserva, come se si aspettasse ormai che ho io decida di rinunciare.

Non so per quale strano scherzo del destino me lo ritrovo di nuovo tra i piedi, ma lui è l’altro motivo per cui non posso andarmene. Voglio sapere perché è qui e come ci è arrivato. Non è possibile che Dio ci abbia messo due volte sulla stessa strada, a occuparci di nuovo di una casa da ristrutturare!”

BIOGRAFIA:

Scarlett Douglas Scott è il nome d’arte di Solange Mela, autrice di lungo corso presente nel mondo editoriale da vent’anni.

Le sue prime pubblicazioni si concentrano sul genere noir/paranormale con la saga di Savanne in tre volumi, pubblicata prima con Effedue Edizioni e successivamente con Edizioni Domino.  Contemporaneamente esordisce con una raccolta di racconti storici ambientati nella provincia di Piacenza che accentrano l’attenzione sulla famiglia Scotti Douglas, opera che le avvale il Premo di Autore dell’anno 2008, medaglia d’argento e Laurea ad Honorem rilasciata dall’Accademia Internazionale “Francesco Petrarca” di Viterbo.

Nel 2006 fonda la casa editrice Domino, pluripremiata dal Premio Cittadella e Premio Italia per le opere di genere Fantasy e fantascienza. Ritiratasi dal commercio, Scarlett D. Scott è tornata a dedicarsi alle proprie produzioni, concentrandosi sul tema storico ottocentesco con Ospite Inatteso e amministrando i gruppi fb Regency & Victorian e 800 Italia – Vita & Letteratura

Segue i corsi avanzati di scrittura creativa, sceneggiatura e storytelling condotti da Alessandro Forlani.

Per Dri Edizioni pubblica una versione della Divina Commedia in chiave fantasy dedicata ai ragazzi delle scuole medie, la dilogia “Dante – Fuga dagli Inferi” e “Dante – Luce dalle Tenebre”.

Appassionata di temi ecologici e sociali, pubblica il romance contemporaneo “Ho vinto te – Christmas Island” ambientato in un atollo del Pacifico durante il terrificante ciclone del 2008, territorio utilizzato negli anni ’50 dal governo americano per esperimenti nucleari.

Con “La ragazza del Sundown Blues Café” apre la serie dei contemporanei “musicali”, dove amore, avventura e musica si intrecciano scandendo il ritmo del cuore e della passione.

Nel 2016 pubblica il romance regency “Ospite Inatteso” seguito da “La donna del Capitano”.

Nel 2019 approda nella scuderia della collana editoriale Literary Romance con il romance regency “La stagione dei narcisi” e la novella regency “Quando i narcisi fioriranno a dicembre”.

Come sostenermi 🌸:

🌼 Sono affiliata di AMAZON se vuoi acquistare il libro direttamente da qui riceverò una piccola commissione che mi aiuterà nel mio lavoro, grazie.https://amzn.to/3E51qkw

☕ Puoi offrirmi un caffè/cappuccino simbolico QUI: https://ko-fi.com/rominaangelici71

Il destino di una fata di Elisabetta Gnone

Amazon.it: Fairy Oak. Il destino di una fata - Gnone, Elisabetta - Libri

Il destino di una fata è quello di prendersi cura e proteggere le streghe del buio e della luce. Questa è esattamente la missione di Felì inviata a Fairy Oak per seguire le gemelle di casa Periwinkle dove abita la famosa zia Tomelilla.

Da quando aveva memoria, voleva essere una tata.

Tra scampoli colorati di cieli azzurri e distese marine, cuffiette e scarpette da neonati e panni stesi al vento ad asciugare con le mollette personalizzate di Cicero, Felì assiste con rinnovato stupore e crescente amore alla crescita di Vaniglia e Pervinca fino ai loro quindici anni.

Tanto dura il compito di una fata prima che il Grande Mago venga a prelevarla per ricondurla a casa e ad altre avventure.

Fairy Oak pullula di giovani maghi, di ragazzi e ragazze dai talenti straordinari, dai poteri magici e non, ragazzi che crescendo scelgono la propria strada convogliando le loro capacità in quella direzione senza dimenticare i sentimenti.

Vì ha trovato la propria vocazione nel forgiare il ferro e nel modellarlo in sempre nuove forme; Babù nella scrittura:

 “Scrivere mi fa sentire libera e leggera, più ancora che volare! Pensò emozionandosi.

E’ un mondo preciso e ordinato quello di Fairy Oak dove regnano la cordialità e l’armonia, un utopico microcosmo regolato da poche e semplici regole che vanno di pari passo con le leggi della Natura, in nome di un generale senso di immanenza e appartenenza.

Gli Addii sono sempre malinconici ma impossibile dimenticare una fata come Felì e soprattutto congedarsi da Vaniglia e Pervinca.

Amazon.it: Fairy Oak. Il destino di una fata - Gnone, Elisabetta - Libri

Come sostenermi 🌸:

🌼 Sono affiliata di AMAZON se vuoi acquistare il libro direttamente da qui riceverò una piccola commissione che mi aiuterà nel mio lavoro, grazie.https://amzn.to/30RYzwG

☕ Puoi offrirmi un caffè/cappuccino simbolico QUI: https://ko-fi.com/rominaangelici71

Un Ringraziamento vecchio stile di Louisa May Alcott

Louisa May Alcott aveva un talento particolare per scrivere storie e non smise mai di farlo, sia rivolgendosi ai grandi sia ai piccini; del resto, era così che si era cimentata la prima volta con la scrittura, a sedici anni, componendo favole per Ellen, la figlia di Emerson, in Fiorita di favole.

Anche dopo il clamoroso -e del tutto inaspettato- successo ottenuto con Piccole Donne, continuò a scrivere storie, natalizie e non, e molte di esse sono confluite nella Borsa degli stracci della zia Jo, una serie di sei libri di vacanze per bambini pubblicati dal 1872 al 1882.

Un racconto uscito fuori dalla Borsa degli stracci della zia Jo

Così come le nonne frugano le loro borse e i loro fagotti in cerca di allegri ninnoli da incartare e con cui riempire le piccole calze che pendono in fila alla Vigilia di Natale, così io ho raccolto alcune storie, vecchie e nuove, per far divertire la grande famiglia che mi è cresciuta attorno in modo così rapido e meraviglioso. Spero che quando cammineranno in papaline e vestaglie per rovistare nelle calze gonfie, i piccoli cari esclameranno un “Oh!” di piacere e saltelleranno con soddisfazione, al tirar fuori questo piccolo dono dalla borsa delle cianfrusaglie di zia Jo.

Come sostenermi 🌸:

🌼 Sono affiliata di AMAZON se vuoi acquistare il libro direttamente da qui riceverò una piccola commissione che mi aiuterà nel mio lavoro, grazie. https://amzn.to/30P97gu

☕ Potete offrirmi un caffè/cappuccino simbolico QUI: https://ko-fi.com/rominaangelici71

La nave sepolta – Il tesoro di Sutton Hoo

The Dig" est disponible depuis quelques jours sur Netflix !

Dopo aver annunciato Nicole Kidman nel ruolo della protagonista, Edith Pretty, arriva la smentita e il cambio di programma con la scelta che cade su Carey Mulligan. L’avevamo lasciata tra le braccia di Gabriel Oak in Via dalla pazza folla e ora la troviamo più fragile e forte che mai in questo film intensissimo. Non per niente la signora Pretty le vale la candidatura al London Critics Circle Film Awards.

Il film è struggente e poetico e per una volta non si basa sulla classica storia romantica; questo non significa che di amore ce ne sia poco, anzi! Amore per l’archeologia, amore per la vita, amore per la storia, amore per un figlio, amore per la propria terra.

La pellicola si basa sull’omonimo romanzo di John Preston che narra l’incredibile ritrovamento archeologico avvenuto a Sutton Hoo, nella contra del Suffolk, nell’Inghilterra sudorientale, nel 1939, alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale.

Sur Netflix – «The Dig» provoque une bataille de tranchées critiques | 24  heures

A essere rinvenuti una nave lignea di straordinaria lunghezza (ben 27 metri) presumibilmente tirata a secco da una scarpata del fiume Deben, individuata come camera sepolcrale di epoca anglosassone grazie alle monete merovinge presenti. L’importante corredo funerario d’oro, sia per la qualità che per la quantità dei manufatti è stato subito attribuito a una personalità di alto rango e l’ipotesi più plausibile avanzata dagli studiosi è che si tratti della sepoltura di uno dei re guerrieri dell’Anglia orientale del 7° secolo, Redwald (m. nel 624/625), re dell’Anglia orientale, il bretwalda (capo supremo dei Bretoni) dal lungo regno. Egli fu il primo sovrano inglese a ricevere il battesimo cristiano e fu anche ricordato da Beda (Historia ecclesiastica gentis Anglorum) per aver tentato di servire, fino alla sua morte, sia il Dio dei cristiani sia gli antichi dei.

Netflix, un tesoro inglese e la rabdomanzia – Query Online

Il tesoro di Sutton Hoo è conservato al British Museum, oggetto di una delle più grandi donazioni della storia britannica.

Ma anche i protagonisti di questa straordinaria scoperta sono reali. Edith May Pretty viveva a Sutton Hoo House con il marito Frank dal 1926. Dopo la morte del marito, la signora Pretty forte di un suo speciale presentimento chiede aiuto al sig. Basil Brown che aveva lavorato per il museo locale, l’Ipswich Museum, di condurre gli scavi di quelli che a prima vista appaiono tumuli funerari disseminati in tutto il terreno di proprietà dei Pretty.

Perché la scoperta di Sutton Hoo è così importante per gli inglesi? - Quora

Quando sotto al tumulo più grande, contrassegnato dal n. 1 e indicato dalla signora Pretty, il sig.  Brown con l’aiuto di un giardiniere e dello stalliere, dopo settimane intere di lavoro paziente, scoprì dei rivetti navali per poi arrivare allo scafo di una nave in legno di quercia.

La scoperta archeologica è stata paragonata per importanza a quella della tomba di Tutankhamon per l’importanza e la preziosità degli oggetti del corredo funerario: l’elmo, la spada, lo scudo, le coppe, monete e lingotti d’oro, fibbie, una collezione regale!

Data l’importanza della scoperta furono interessati il British Museum, l’Ipswich Museum e il Ministry of Work perché le operazioni fossero condotte sotto la supervisione di un archeologo di maggiore esperienza, Charles Phillips e solo recentemente è stato riconosciuto il fondamentale contributo apportato dal sig. Brown il cui nome compare insieme a quello della signora Pretty al British Museum.

Fonti:

https://www.treccani.it/enciclopedia/sutton-hoo-tesoro-di_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/

Come sostenermi 🌸:

🌼 Sono affiliata di AMAZON se vuoi acquistare il libro direttamente da qui riceverò una piccola commissione che mi aiuterà nel mio lavoro, grazie. https://amzn.to/3Cy725v

☕ Puoi offrirmi un caffè/cappuccino simbolico QUI: https://ko-fi.com/rominaangelici71

Giorno di pioggia H. W. Longfellow

Il paesaggio romantico di Fontanesi in mostra a Reggio Emilia

La giornata è fredda, e scura, e cupa
Piove, e il vento non è mai stanco
La vite si aggrappa ancora al muro in rovina,
Ma ad ogni raffica le foglie morte cadono,
E i giorni sono scuri e cupi.
La mia vita è fredda e scura e cupa;
Piove, e il vento non è mai stanco;
I miei pensieri si aggrappano ancora al passato in rovina,
Ma le speranze della gioventù cadono fitte nell’esplosione,
E i giorni sono scuri e cupi.
Fermati, cuore triste! E smettila di lamentarti;
Dietro le nuvole il sole sta ancora splendendo
Il tuo destino è il destino comune di tutti
Nella vita di ognuno di noi deve cadere un po’ di pioggia.
Alcuni giorni devono essere scuri e cupi.

Lucy Maud Montgomery

Curiosità su Lucy Maud Montgomery | I piaceri della lettura

Lucy Maud Montgomery nasce il 30 novembre 1874 ma la madre muore 21 mesi dopo e lei viene affidata e cresciuta dai nonni materni che vivono in una piccola comunità rurale sull’Isola del Principe Edoardo, Cavendish.

Vicino alla scuola di Cavendish che Maud frequentava c’era un boschetto di abeti rossi attraversato da un ruscello dove gli scolari riponevano le proprie bottiglie di latte, come abbiamo visto fare nel cartone animato “Anna dai capelli rossi”.

Scrisse la prima poesia a 9 anni intitolata Autumn.Con il primo denaro guadagnato dalla vendita di un racconto a una rivista, acquistò 5 volumi di poesia: Tennyson, Byron, Milton, Longfellow, Whittier.

Spesso mi capita di identificarla con Anne, il suo alter ego ma è proprio lei a confessare: “Non fosse stato per gli anni da me trascorsi a Cavendish, Anne of Green Gables non sarebbe mai stata scritta”.

✓ Imagen de lugar de nacimiento de Lucy Maud Montgomery, autora de Anne of  Green Gables Fotografía de Stock

Durante la sua breve carriera di insegnante, Montgomery ha insegnato in tre scuole dell’isola: Bideford, Belmont e Lower Bedeque rispettivamente. Lasciò l’insegnamento per un anno (1895-1896) per studiare corsi selezionati di letteratura inglese presso la Dalhousie University di Halifax, in Nuova Scozia, diventando una delle poche donne del suo tempo a cercare un’istruzione superiore. Fu durante il suo soggiorno a Dalhousie che ricevette i primi pagamenti per i suoi scritti.
Nel 1898, mentre Montgomery insegnava a Lower Bedeque, suo nonno Macneill morì improvvisamente. Tornò subito a Cavendish per prendersi cura di sua nonna che altrimenti avrebbe dovuto lasciare la sua casa. Rimase con sua nonna per i successivi tredici anni, ad eccezione di un periodo di nove mesi nel 1901-1902, quando lavorò come correttore di bozze per The Daily Echo ad Halifax.
Non vi ricorda qualcosa?


Nel 1905 scrisse il suo primo e più famoso romanzo, Anne of Green Gables . Inviò il manoscritto a diversi editori, ma, dopo aver ricevuto rifiuti da tutti, lo ripose in una cappelliera. Non si lasciò abbattere e ci riprovò; fu pubblicato finalmente nel 1908 e divenne immediatamente un best-seller!

Lucy Maud Montgomery, breve storia della scrittrice di Anna dai capelli  rossi

La proposta dell’editore di scrivere la storia della sua carriera, a 42 anni e dopo aver pubblicato Anne of Green Gables, le diede la certezza di aver raggiunto una di quelle vette sublimi e di essere considerata quindi una scrittrice di successo. Lucy Maud Montgomery scelse come titolo della sua autobiografia un verso di una poesia, Alla Genziana a frange, letta per caso in un giornale e conservata tra i libri di scuola, che recita:

Poi un sussurro fiorisce dal tuo sonno

Come posso scalare

Il sentiero alpino, così duro, così impervio,

Che conduce a vette sublimi;

come posso raggiungere il lontano traguardo

di una vera e onorata fama,

e scrivere sulla sua lucente pergamena,

un umile nome di donna.

Amazon.it: Il sentiero alpino. La storia della mia carriera - Montgomery, Lucy  Maud - Libri

Nel libro ripercorre soprattutto gli anni della sua infanzia e ci confessa che lei era una ragazzina dalla fervida immaginazione con l’abitudine di dare un nome a tutte le cose che la circondano. Lucy Maud svela spontaneamente i retroscena che hanno suggerito alcuni degli episodi più esilaranti che vedono Anne come protagonista (come l’incidente della torta farcita), e soprattutto i riferimenti autobiografici tra l’autrice e la sua eroina sui quali spesso ci si interroga. Così veniamo a sapere che come Anne anche la piccola Lucy entrò in classe con il cappello ancora indosso suscitando l’ilarità generale e sprofondando in un tremendo imbarazzo e che anche lei aveva paura di attraversare da sola, specialmente verso sera, il boschetto infestato. Aveva un quadernino Lucy, in cui annotava idee per trame, avvenimenti e personaggi e proprio lì andò a scovare quella relativa a una “Coppia di anziani fa domanda a un orfanatrofio per un bambino. Per errore viene inviata loro una bambina”.

Una passione di Lucy Maud Montgomery erano gli scrapbooks. Lucy ha realizzato e composto tantissimi album, ognuno a tema diverso; in una mostra organizzata sugli scrapbooks che le sono appartenuti, sono stati rintracciati degli evidenti collegamenti con Anna di Tetti Verdi: le foto di giovani donne sembrano corrispondere ad alcuni dei personaggi descritti nel romanzo; le descrizioni di piante e fiori possono essere collegate a ritagli dai cataloghi di semi di John Lewis Childs.E poi ci sono le maniche a sbuffo, ci sono molte foto di ragazze in abiti bianchi con maniche a sbuffo, magari quelle pubblicizzate sulla rivista Ladies ‘Home Journal. Al link li potete sfogliare

http://lmm.confederationcentre.com/english/scrapbooks/scrapbooks.html

The Indextrious Reader: L.M. Montgomery's Scrapbooks

A proposito dei suoi romanzi Lucy Maud Montgomery dichiarava che: Anne era la realizzazione di un sogno, La ragazza delle storie era il suo preferito “la ragazza che più di ogni altra è me stessa è Pat di Silver Bush”. E poi, Enrico De Luca, studioso e traduttore del ciclo intitolato ad Anne di Tetti Verdi, ci rivela che terminato Emily di Luna Nuova, nel febbraio del 1922 Lucy scrisse che Emily era il miglior romanzo che aveva scritto.

A questo punto non sappiamo quale suo romanzo ella amasse di più!

75 facts you might not know about Anne of Green Gables and author Lucy Maud  Montgomery | CBC Books

Dopo la morte di nonna Macneill nel marzo del 1911, Montgomery sposò il reverendo Ewan Macdonald, con cui era segretamente fidanzata dal 1906. Da sposati si trasferirono a Leaskdale, in Ontario, dove Macdonald era ministro della chiesa presbiteriana. Ebbe tre figli: Chester (1912), Hugh (nato morto nel 1914) e Stuart (1915); assisteva il marito nei suoi doveri pastorali; curava la loro casa; e ha continuato sempre a scrivere romanzi, nonché racconti e poesie.
Ha continuato a scrivere nonostante il suo dolore per la morte del figlio neonato Hugh, gli orrori della prima guerra mondiale, la morte del suo amato cugino Frede Campbell e la scoperta che suo marito soffriva di malinconia religiosa.
Maud Montgomery Macdonald morì a Toronto, Ontario, il 24 aprile 1942; Ewan Macdonald morì nel novembre del 1943. Morta, Montgomery tornò nella sua amata Isola del Principe Edoardo, dove fu sepolta nel cimitero di Cavendish, vicino al sito della sua vecchia casa. Tutti i suoi 20 libri tranne uno, sono ambientati sull’isola del Principe Edoardo.

https://lmmontgomery.ca/about/lmm/her-life

Come sostenermi 🌸:

🌼 Sono affiliata di AMAZON se vuoi acquistare il libro direttamente da qui riceverò una piccola commissione che mi aiuterà nel mio lavoro, grazie.https://amzn.to/3qWbhFG

☕ Puoi offrirmi un caffè/cappuccino simbolico QUI: https://ko-fi.com/rominaangelici71

Salsiccia Glamorgan senza carne

Saucisses de Glamorgan à la marmelade d'oignons rouges - recette galloise  sur Gourmetpedia

Una salsiccia Glamorgan è “una specie di polpetta salata a base di formaggio, porro o cipolla, uova e pangrattato”. Senza carne quindi; noi la chiameremmo crocchetta.

Le cosiddette salsicce quindi, provengono dalla Valle di Glamorgan, nel sud-est del Galles. La Valle è stata per millenni un luogo eccellente per l’allevamento di latte, e quindi per la produzione del formaggio.


Alcuni dicono che la salsiccia Glamorgan sia un’invenzione del XX secolo, creata dal Ministero dell’Alimentazione durante la seconda guerra mondiale per ovviare alla mancanza di carne durante il razionamento.

In realtà sono citate da George Barrow, nel suo Galles selvaggio del 1862 perciò la loro esistenza risalirebbe a molto tempo prima:


La colazione era deliziosa, composta da ottimo tè, pane tostato imburrato e salsicce Glamorgan, che secondo me non sono affatto inferiori a quelle di Epping.

Era una pietanza da colazione ma sappiamo che lo stomaco degli Inglesi, anzi dei Gallesi, era molto più resistente del nostro!

Il formaggio veniva impastato con gli avanzi di pane e insaporito con porro, cipollotti e prezzemolo. Al composto ottenuto veniva data la forma di salsiccia e fritto nello strutto o nella sgocciolatura di manzo.

Naturalmente veniva usato non un formaggio qualsiasi, ma il formaggio Glamorgan ottenuto dal latte delle antiche razze Glamorgan e Gwent.

Consigliano di mangiarli “caldi con purè di patate fritte a colazione con pancetta”.

Ricetta
Per 8 salsicce
180-200 g di formaggio Caerphilly (o Lancashire o Cheddar)
120 g di pangrattato fresco
3-4 cm di porro, tritato finemente
2 cucchiai di prezzemolo tritato
4 foglie di salvia, tritate
Foglie di 2 rametti di timo
2 cucchiaini di senape inglese (o fino a 3 se si utilizza un Cheddar maturo)
2 uova
Sale e pepe
2 cucchiaini di acqua
2 cucchiai di farina condita
Pangrattato extra (fresco o secco) per la copertura
Olio di semi di girasole, sgocciolato di manzo o strutto per friggere

Brownies

Ricetta Brownies al cioccolato: l'originale americana e varianti

I Brownies non sono un dolce storico ma hanno la loro discreta età, anche se non li dimostrano affatto.

L’origine è statunitense e risale alla fine dell’Ottocento quando un cuoco distratto dimenticando di aggiungere il lievito alla torta di cioccolato creò cosi un nuovo dolce, denso e molto ricco.

La prima volta che la parola brownie venne usata fu per descrivere un dolce che apparve nel 1896 in un libro chiamato “Boston Cooking-School Cook Book” di Fannie Farmer, in riferimento alle torte di melassa fatte individualmente in stampi da cucina.

Fannie Farmer è stata colei che ha ravvisato la necessità di usare misurazioni precise in cucina:

“Le misurazioni corrette sono assolutamente necessarie per assicurare i migliori risultati. Il buon senso, con l’esperienza, ha insegnato ad alcuni a misurare a vista, ma la maggior parte ha bisogno di guide precise”. Fannie Merritt Farmer, “The Boston Cooking School Cook Book” (1896)

Le prime ricette note pubblicate per un moderno brownie al cioccolato apparvero in alcune riviste nei primi Novecento e produssero un brownie relativamente morbido, più simile ad una torta.

Nel 1907 venne aggiunto un uovo in più e un pezzo aggiuntivo di cioccolato, creando un ricco e morbido dessert. chiamato “Bangor Brownie”: il nome sembra derivare dalla città di Bangor, nel Maine, dove si dice che fu la città natale di una casalinga che creò la ricetta originale del brownie.

In realtà pare che una delle prime ricette dei brownies sia quella di Bertha Palmer, una mondana di Chicago, il cui marito possedeva il Palmer House Hotel. Un giorno nel 1893, chiese ad un pasticcere di creare un dolce adatto alle donne che frequentavano il Chicago World’s Columbian Exposition. Chiese poi che il dolce fosse simile ad un piccolo pezzo di torta e che si potesse consumare anche durante un pranzo al sacco. Il risultato fu chiamato Palmer House Brownie, che conteneva noci ed era ricoperto di glassa alle albicocche. Tutt’oggi al Palmer House Hotel viene servito un dolce ai clienti che si dice venga fatto usando la stessa ricetta originale.

Il brownie, noto anche come chocolate brownie o Manchester brownie, è un biscotto al cioccolato, tipico dessert della cucina statunitense, chiamato così per via del suo colore scuro (brown, marrone) (volendo ne esiste una versione blondie, col cioccolato bianco).

I brownies possono essere ricoperti con della glassa e possono contenere delle scaglie di cioccolato o nocciole e possono essere aromatizzati a vari gusti, come ad esempio vaniglia o menta. Il dolce è tagliato a quadrettini che spesso vengono serviti con del latte caldo o del gelato e talvolta con della panna montata, specialmente nei ristoranti. Sono popolari anche come spuntino o come merenda, specialmente accompagnati da un caffè.

Esistono comunque molte ricette differenti per i brownies. I principali ingredienti sono farina, zucchero, cioccolato (generalmente fondente, o in abbinamento al cioccolato al latte e al cioccolato bianco), burro, uova e facoltativamente nocciole. Nella ricetta originale non è previsto il lievito.

Nota: si ritiene che questa ricetta, tratta dall’edizione del 1906 di “The Boston Cooking-School Cook Book”, sia la prima per un brownie al cioccolato in un libro di cucina. Ha una consistenza più bassa e più densa rispetto ai brownies di oggi.

Brownies

Preparazione: 10 minuti
Cottura: 35 minuti
Porzioni: 16 quadrati

Ingredienti:
1 tazza di zucchero
1/4 di tazza di burro fuso
1 uovo, non sbattuto
2 quadrati di cioccolato da forno, fuso
3/4 di cucchiaino di vaniglia
1/2 tazza di farina
1/2 tazza di noci tagliate a pezzi

Mescolare gli ingredienti nell’ordine dato. Foderare una teglia quadrata da sette pollici con carta paraffina. Distribuire uniformemente il composto nella teglia e cuocere a forno lento. Appena tolta dal forno sformatela, togliete la carta e tagliate la torta a striscioline, aiutandovi con un coltello affilato. Se queste indicazioni non vengono seguite, la carta si attaccherà alla torta e sarà impossibile tagliarla in pezzi ben fatti.

Informazioni nutrizionali:
Per pezzo: 135 calorie, 7 g di grassi, 3 g di grassi saturi, 21 mg di colesterolo, 18 g di carboidrati, 2 g di proteine, 5 mg di sodio, 1 g di fibre.

Note: Se provi la ricetta della Farmer, dovresti sapere: la carta “paraffina” è un altro nome per la carta oleata. Il “forno lento” dell’età di Farmer era il forno a 325 gradi dell’edizione del 1965 di “The Fannie Farmer Cookbook”. Sebbene l’originale non menzioni l’imburrare la carta, la ricetta degli anni ’60 prevede di imburrare la padella, foderare il fondo con carta oleata, quindi imburrare la carta oleata. Sebbene Farmer non menzioni il tempo di cottura, la ricetta successiva richiede di cuocere da 30 a 35 minuti, o fino a quando i brownies non sono “asciutti sopra e quasi sodi al tatto”.

https://www.chicagotribune.com/dining/ct-xpm-2012-03-21-sc-food-0316-giants-farmer-20120321-story.html

Ho cercato la ricetta dei giorni nostri che contenesse meno burro possibile:

Yorkshire Parkin, dolce della Bonfire Night, 5 novembre

Award Winning Yorkshire Parkin Loaf 325g Lottie Shaw | Best British Produce  | Reviews on Judge.me

Il Parkin, dallo Yorkshire, in Inghilterra, è un dolce secolare con avena e melassa nera dal sapore deciso e dicono abbia alcune somiglianze con il pan di zenzero, Non so se la ricetta è fattibile perché non saprei dove trovare alcuni ingredienti 🙁

Ci fu addirittura un processo nel 1728 che vide imputata la casalinga Anne Whittaker per aver rubato farina d’avena e la sua difesa fu che le serviva per fare il Parkin!

Tradizionalmente il parkin è associato al mese di novembre con la prima domenica del mese conosciuta come “Parkin Sunday”.

In particolare è un dolce legato alla Bonfire Night, o Guy Fawkes Night (Notte dei falò o Notte di Guy Fawkes) che cade il 5 novembre, ma si mangia anche nei mesi invernali.

In quella data si festeggia l’attentato evitato a re Giacomo I, attentato a cui aveva preso parte Guy Fawkes.

Questi era membro di un gruppo di cospiratori cattolici inglesi che tentarono di assassinare con un’esplosione il re e tutti i membri del parlamento inglese riuniti nella Camera dei Lord per l’apertura delle sessioni parlamentari dell’anno 1605, passato alla storia come la congiura delle polveri.

Il 5 novembre 1605 il complotto fu scoperto e i trentasei barili di polvere da sparo furono disinnescati. Da allora ogni 5 novembre i bambini del Regno Unito vanno in giro per il paese con dei fantocci, recitando una filastrocca che ringrazia Dio per aver salvato il re dall’attentato, e a chiedere soldi ai genitori per comprare i fuochi per il falò, in cui vengono bruciati i fantocci nella simbolica ripetizione dell’esecuzione dei congiuranti.