La raccolta, edita da Garzanti, contiene 7 racconti firmati da Colei che potremmo definire “la specialista del Natale”.
Essi sono:
“La notte di Natale” (tratto da Piccole Donne)
“La scelta di Kate”
“Una ragazza tranquilla”
“Il Natale di Tilly” (contenuto anche in Un sogno di Natale e come si avverò, Edizioni Mattioli)
“Che cosa può fare l’amore”
“Il racconto di Rosa” (contenuto anche in Mamma Natale delle Edizioni Croce)
“La teiera di Mrs Podgers”
Questi racconti sono un concentrato di spirito natalizio in forma cartacea, una spremuta di bontà, un appello accorato ai sentimenti di carità cristiana e sani principi. È sempre molto forte e presente il contrasto tra le diverse classi sociali nelle finestre aperte sul mondo di Louisa Alcott, ma fermo è anche il suo intento di dimostrare che non sono la ricchezza o la povertà a rendere migliori, bensì ciò che alberga nei cuori di ognuno.
Le situazioni più disparate servono alla scrittrice per mettere alla prova la natura umana di per sé non malvagia, ma pronta a far vibrare le corde più nascoste della sua sensibilità, anche nei casi in cui un’apparenza coriacea e severa possa indurre in errore.
Se Piccole Donne è considerato un must del Natale, una rilettura obbligatoria che si deve onorare come un rito propiziatorio, le altre novelle sono più o meno note. A parte Kate che è una ragazza benestante rimasta orfana dei genitori e che nonostante le offerte dei numerosi cugini e zii sceglie di andare a vivere in un paesino sperduto e semplice con l’anziana nonna materna che tutti hanno dimenticato, le bambine elette a protagoniste sono povere, costrette ad accontentarsi di poco e a fare molti sacrifici, ma che nella notte di Natale vedono esauditi i loro desideri per mezzo di benefattori insospettabili o misteriosi.
A volte, quando meno ce lo aspettiamo, una piccola croce si trasforma in una superba corona, un avvenimento privo di importanza diventa un’esperienza fondamentale. Oppure un estraneo diventa un amico.
In mezzo agli altri si distingue per singolarità quello che ha per soggetto una cavalla, Rosa, ed è un racconto nel racconto che sottolinea un tema molto sentito oggi: il rapporto tra uomini e animali dev’essere improntato agli stessi valori di rispetto e conforto perché gratifica e appaga entrambi.
Molto, molto carino ho trovato “La teiera di Mrs Podgers”, divenuto il mio preferito, che si discosta dalla linearità dei precedenti ed è più strutturato, meno scontato, vicino alla sensibilità moderna nel far sì che un vecchio pretendente e una vedova legata al ricordo del marito, tramite “la teiera”, trovino il modo per proseguire il loro cammino insieme. Essi non hanno nulla di eroico e di prestante nell’aspetto ma conquistano il loro premio con le uniche virtù di un buon cuore:
Ci si aspetta che gli eroi siano sempre giovani e attraenti, e anche fieri, malinconici o almeno quel che i lettori chiamano “interessanti”; ma sono costretta a concedere che Mrs Podgers non aveva nessuna di queste doti. La metà della bellezza, della virtù e del romanticismo più veri del mondo si concentra in anime umili, nascoste in corpi insignificanti.
Ma era perfettamente chiaro che il brav’uomo dai capelli grigi e la matura matrona avevano dimenticato del tutto la loro età ed erano tornati adolescenti, perché il vero amore è ricco di una giovinezza immortale.
Pieni di speranza, di fiduciosa considerazione nel prossimo e di convinta fede in una giustizia superiore che ripiana sempre la bilancia, questi racconti, teneri e commoventi insieme, propongono esempi di come possa compiersi e manifestarsi nelle sue molteplici forme, il miracolo del Natale. Sono la lettura giusta per interiorizzare l’atmosfera natalizia e un insegnamento valido tutto l’anno.