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Miss Garnette a Casa Glicine

L’autunno è arrivato, con il vorticare gioioso delle sue foglie e i caldi tè. Un invito speciale giunge al cottage di Miss Garnette Catharine Book, la detective culinaria di Beltory. Prima di partire però ci sono alcuni piccoli imprevisti da risolvere.

Intanto a Casa Glicine, dove Miss Book è attesa da WinterLilyRose Pà Bo‘, fervono i preparativi. Colori, gioie e nuovi amori stanno per arrivare.


La stagione impazza e Miss Book sta arrivando per partecipare al Festival d’autunno. Tra stufati e prelibati manicaretti un incontro speciale sta per compiersi.

Magia, sogni e acquerelli dipingeranno un nuovo cammino, per due protagonisti davvero speciali.

Disponibile dal 25 maggio!

Austen Society Retelling

La novità di questa Primavera

Il progetto Austen Society in 6 passaggi 

1) Chi sono?

Austen Society è un gruppo di sette autrici indipendenti di romanzi rosa con un’esperienza pluriennale in Case Editrici e unite da un’unica grande passione per Jane Austen.

2) Cosa stanno combinando?

Stanno per pubblicare una serie di SETTE romanzi.

3) Di cosa si tratta?

Sono tutti: Contemporanei Autoconclusivi ispirati a un romanzo di Jane Austen.

4) Quali sono i romanzi di Jane Austen oggetto dei retelling di Austen Society?

 I sei romanzi pubblicati dall’autrice più il racconto epistolare Lady Susan.

5) Chi ri-scriverà cosa?

🔸Emma – Daniela Volontè

🔸Lady Susan – Raffaella “Velonero” Poggi

🔸Mansfield Park – Amabile Giusti

🔸Northanger Abbey – Angela Contini

🔸Orgoglio e Pregiudizio – Bianca Marconero

🔸Persuasione – Patrisha Mar

🔸Ragione e Sentimento – Laura Mercuri

6) Quando escono i retelling di Austen Society?

Il primo sarà Northanger’s Secret ad aprire le danze l’11 aprile!

In bocca al lupo, ragazze e buone avventure!

Le pagine perdute di Jane Austen

Tutti coloro che amano Jane Austen sanno che I Watson e Sanditon non sono nati sotto la stessa buona stella di Ragione e sentimentoOrgoglio e pregiudizioMansfield ParkEmmaPersuasione e L’abbazia di Northanger. In questo volume Romina Angelici ci presenta i due frammenti austeniani nell’eccellente traduzione di Giuseppe Ierolli, intervallandoli a parti di narrativa nate dalla sua penna. Le pagine perdute di Jane Austen è infatti un’opera in cui l’autrice immagina un potenziale finale per I Watson e una fittizia avventura di Jane Austen che sarebbe stata poi la fonte di ispirazione per Sanditon. Attraverso questo gioco letterario, Romina Angelici crea un collegamento tra i due romanzi incompiuti dando loro nuova linfa vitale. Omaggia così un’autrice immortale come Jane Austen e regala a ogni Janeite la possibilità di trascorre qualche ora nel mondo Regency rivivendo ancora una volta l’incanto austeniano.

Disponibile dal 1 aprile 2023

Ebook in offerta lancio € 1,99

Cartaceo a € 15,00

Le Signore della Letteratura Ottocentesca

La presente raccolta offre il ritratto breve ma intenso di alcune delle più interessanti signore della letteratura straniera vissute nell’Ottocento. Ognuna di esse ci regala il suo speciale talento nella scrittura e nella narrazione rivelandoci anche piccoli segreti e curiosità di vita quotidiana.
Nate in Europa o al di là dell’Oceano, e quindi con storie, mentalità e stile completamente diversi, tutte queste Signore (o Signorine) risultano accomunate da un’insopprimibile esigenza di scrivere, nonché votate a un unico destino; senza dimenticare che prima di diventare scrittrici, erano sopra ogni cosa accanite lettrici.
Proprio questo è l’aspetto più sorprendente: sia che la scrittura fosse il mezzo per garantire il sostentamento della propria famiglia, sia che diventasse l’antidoto alla depressione — oppure lo sbocco naturale di una passione da sempre coltivata —, le nostre signore dovevano lottare molto più che per avere almeno “una stanza tutta per sé”, ma soprattutto per vivere della propria penna. Non stupisca quindi che Lydia Maria Child dovesse provvedere alla famiglia con i suoi libri tanto quanto Mrs Molesworth, o che la scrittura divenisse il veicolo per il proprio impegno politico e sociale per Margaret Fuller o per Emily Davies. E perfino Louisa May Alcott ha tentato di dare voce alla sua ribellione nei confronti di un universo letterario prettamente maschile. Tutte loro hanno lasciato un proprio segno distintivo e indelebile, tesoro prezioso per noi da custodire.
In ordine rigorosamente alfabetico potrete incontrare o conoscere meglio Anne Lister, Edith Nesbit, Mrs Oliphant, Ann Radcliffe, Mrs Trollope, Olive Shreiner e tante altre.

Xingu di Edith Wharthon

Alcune donne della buona società di Hillbridge, desiderose di stare al passo con le mode del momento più che spinte da un reale interesse culturale, si preparano a ricevere la celebre scrittrice Osric Dane, per discutere del suo ultimo romanzo in uno degli incontri del Lunch Club. Ma il giorno dell’appuntamento niente va come sperato: la scrittrice si mostra distaccata e altezzosa, e la conversazione langue sotto il peso delle sue domande a cui le signore non sanno come rispondere. A rovesciare la situazione interviene inaspettatamente Mrs. Roby, l’outsider del gruppo, che lancia una sfida ammantata di finta cortesia: sostenendo che il Lunch Club nell’ultimo periodo è stato assorbito nello studio di Xingu, chiede alla scrittrice un parere in merito. Il mistero avvolge l’oggetto della discussione, non senza un alone di sensualità: cos’è questo Xingu posto improvvisamente al centro del dibattito?

La storia viene spesso definita come una satira dell’alta società e del suo approccio superficiale alla letteratura, ma dietro il sarcasmo si cela una questione molto profonda e drammatica: quella del mondo femminile teso tra i rigidi dogmi dell’età vittoriana e l’emancipazione della modernità. Xingu fu pubblicato per la prima volta in volume nel 1916 dalla Charles Scribner’s Sons di New York. L’edizione offerta ai lettori dalla casa editrice flower-ed è arricchita dal saggio Il vizio della lettura, in cui Edith Wharton esplora con una certa preoccupazione un mondo letterario sempre più volgarizzato, esaminando in particolare l’approccio alla lettura da parte del “lettore meccanico” e del “lettore nato”.

RECENSIONE

Anche senza essere una famosa scrittrice come Osric Dane, personaggio del racconto Xingu di Edith Wharton, può capitare di ritrovarsi nel bel mezzo di una conversazione, più o meno di spessore, e di fingere di conoscerne l’oggetto per la presunzione di non voler ammettere il contrario.

Ebbene sarebbe preferibile confessarlo subito, perché altrimenti potrebbe accadere -come nel romanzo- di trattenersi e dilungarsi parlando a vanvera, attribuire questa o quella qualità all’oggetto in discorso, senza averne la minima cognizione di causa. Ammettendo subito la propria ignoranza, che solo davanti alla legge non excusat, si possono evitare tanti equivoci e brutte figure, fugare fraintendimenti e giudizi equivoci. In certi casi il silenzio vale più di mille parole.

La romanziera del racconto arriva già annoiata in un salotto bene di signore che formano un club della lettura e proprio quella meno stimata tra loro, la signora Roby, interviene a incentrare la conversazione sul famoso Xingu. Riesce così finalmente a destare l’attenzione della scrittrice snob che fino a quel momento aveva saccentemente boicottato ogni argomento proposto. Costei, interrogata sulla conoscenza di Xingu, risponde prontamente di sì, pensando si tratti dell’ultimo libro appena uscito e dovendo sfoggiare la propria cultura libresca. Viene però trascinata in una intervista che non le svela nulla e che la lascia interdetta, assolutamente ignara ma incuriosita circa Xingu. Alla serie di domande su quanto è lungo, quanto è profondo, i passaggi difficili, dei casi in cui ha cambiato un’intera esistenza, le acute lettrici a turno lasciano cadere le loro impressioni del tutto a casaccio, perché anche loro non hanno la minima idea di cosa sia Xingu. La scrittrice se ne va con la coda tra le gambe decisa a saperne di più. L’equivoco ha il potere di lievitare ma non di rovinare la serata che comunque le signore del circolo considerano vinta. Almeno finché una di loro decide di consultare la piccola enciclopedia che porta sempre con sé e scoprire che cosa è veramente.

La lezione è stata però di scarso insegnamento perché nemmeno a questo punto si riconoscono impreparate ma si dichiarano solennemente abbindolate.

L’edizione Flower-ed è ottimamente rifinita, completa com’è di cronologia, bibliografia, prefazione e appendice con il saggio de “Il vizio della lettura”. A essere analizzati sono i comportamenti del lettore meccanico e tutte le conseguenze nefaste sul mondo della letteratura derivanti da tale tipologia di consumatore di libri, a cominciare dalla proliferazione di scrittori “meccanici” e della diffusione di opere e di un gusto popolare e dozzinale qualitativamente scarso.

Considerazioni quanto mai in linea con i tempi odierni dal punto di vista letterario.

Grafica, colore e fiori della copertina si sposano perfettamente al titolo del racconto e rimandano per associazione d’idee a qualcosa di esotico, di raro e suggestivo difficile da definire e da cogliere, come avviene per le signore del circolo letterario nei riguardi dell’essenza della lettura.

L’autrice

Edith Wharton nacque a New York il 24 gennaio 1862. Discendente dei Newbold-Jones, antica e ricca famiglia newyorchese, non frequentò mai una scuola, ma ricevette sempre un’istruzione privata incentrata soprattutto sullo studio dell’arte, delle lingue e dei grandi autori del passato. Il 29 aprile 1885 sposò a New York Edward Wharton, un banchiere di Boston. Purtroppo, nonostante le ottime premesse, la loro unione non fu felice: il loro matrimonio divenne con il tempo una separazione di fatto che si concluse con un divorzio formale. Edith Wharton pubblicò il suo primo romanzo nel 1902, The Valley of Decision, seguito da The House of Mirth (1905), Ethan Frome (1911), Bunner Sisters (1916) e The Age of Innocence (1920), solo per citarne alcuni. Quest’ultimo, senz’altro il più famoso, le valse il Premio Pulitzer nel 1921. Fu la prima donna a ricevere tale onorificenza. È stata autrice di romanzi e racconti, saggi e poesie, incentrando gran parte della sua produzione sul tema della rottura delle costrizioni imposte dalla società. Edith Wharton morì a Saint-Brice-sous-Forêt l’11 agosto 1937 .

Louisa May Alcott di Beatrice Masini

Louisa May Alcott

Beatrice Masini

Giulio Perrone Editore

Sinossi:

Di Louisa May Alcott si sa quel poco che le alette dei suoi romanzi ci concedono: che è l’autrice di Piccole donne e dei suoi seguiti, e che ha conosciuto in vita un successo destinato a durare come autrice di libri per ragazzi, anzi, per ragazze. Ma come è arrivata a scrivere la storia di una famiglia che assomiglia tanto alla sua? E da quale vena narrativa sgorgano le altre sue opere, decine e decine di racconti gotici “di sangue e tuono”, romanzi audaci e romanzi commerciali, qualcuno firmato, altri pubblicati anonimi o sotto pseudonimo? Ripercorrere la sua vita è viaggiare in un mondo complicato, ricco di opportunità per le giovani donne ma sempre pronto a richiamarle all’ordine, per scoprire una ragazza fuori moda che sognava di essere se stessa ed è diventata “una sorta di tata letteraria che produce pappetta morale per i piccoli”. Una ragazza forte per forza, cresciuta in una casa povera di oggetti e ricca di ideali, diventata una donna lavoratrice per pagare conti e debiti altrui. In questo la storia di Alcott assomiglia a quella di tante altre scrittrici celebri, sempre in bilico tra necessità e libertà, e qualche volta si intreccia con la loro.

Recensione

Questa biografia di Beatrice Masini si intitola: “Louisa May Alcott. Quando scrivere è necessario” e trovo che sia esattamente la cifra distintiva della scrittrice di Orchard House.

Come giustamente scrive Beatrice Masini, Spiegare una vita è impossibile. E’ tutta una folla di domande. Però la si può raccontare anche con le domande. Ci si tiene compagnia, con le vite degli altri, e ci si misura la propria.

E Louisa non è una donna facile da spiegare, la sua non è stata una vita semplice da raccontare.

E’ una volpe senz’uva, Louisa May, condannata a desiderare quello che non ha, come tutti o quasi tutti, solo perché alla fine non ha avuto i grappoli ma ha raggiunto le mele? Però le mele non le voleva.

“Sarò ricca, famosa, e felice”, si prometteva da ragazza saltando sotto la pergola. Ricca sì, famosa sì. E in tutto questo che fine ha fatto la felicità?

Di questo ritratto ho apprezzato tantissimo, oltre al dato oggettivo di essere molto interessante, anche il modo in cui è stato tratteggiato, con uno stile accattivante, diretto e disincantato, non moralista né didascalico ma ironico e aperto.

Quella che emerge dalle pagine di una vita è una Louisa simpatica e più vicina a noi, con i suoi difetti e debolezze, di donna e soprattutto di figlia, irrisolta, mai affrancata dai condizionamenti familiari, oltre che unica per i suoi pregi e il suo talento.

L’excursus finale, accostato per associazione d’idee, sulle condizioni simili che hanno accompagnato altre scrittrici si è rivelato impressionistico e coinvolgente, ripercorre una rete letteraria femminile che si è creata sull’onda dell’urgenza di donne che dovevano guadagnarsi da vivere e hanno trovato il modo di farlo attraverso il frutto della loro penna: Francis Burnett, Kate Chopin, Tillie Olsen.

Tutte donne che alla fine si ritrovano legate dallo stesso destino.

E allora Louisa May, forse non sei stata felice, Però sei stata libera.

Essere felici, diciamolo non è necessario. Essere liberi sì.

La libertà per uno scrittore non è scrivere, è farsi leggere.

Leggere questa biografia può rivelarsi allora istruttivo e persino rilassante, perché la cover è personalizzabile e regala qualche momento di coloro-terapia!

Si ringrazia la Casa Editrice per la copia ebook.

Manuale per signorine in cerca di un marito ricco

Autore Sophie Irwin

Editore: Mondadori

Titolo originale: A Lady’s Guide to Fortune-Hunting

Taduttore: Alessandra Petrelli

Pagine: 333

Trama

Kitty Talbot ha bisogno di una fortuna. O meglio, ha bisogno di un marito che possieda una fortuna. È il 1818, dopotutto, e solo gli uomini hanno il privilegio di poter accumulare ricchezze. Abbandonata dal fidanzato tre mesi prima del matrimonio, senza soldi per pagare i debiti di gioco di suo padre, è destinata, con le sue quattro sorelle, a una rovina sicura. Ma Kitty non si è mai tirata indietro di fronte alle sfide e decide di affrontare il campo di battaglia più pericoloso di tutti: la Stagione londinese, il periodo dell’anno in cui avviene il debutto in società. Sa bene che il rischio fa parte del gioco ed è assolutamente risoluta a trovare uno scapolo ricco per salvare la famiglia Talbot dalla miseria. Ha solo dodici settimane di tempo e deve usare ogni grammo di astuzia e ingegno che possiede. L’unica cosa che non prevede è Lord Radcliffe. Da vero uomo di mondo, Radcliffe vede Kitty per la cacciatrice di fortune che è in realtà, ed è determinato a mandare all’aria i suoi piani a tutti i costi. Ma il destino ha altri progetti.

Manuale per signorine in cerca di un marito (ricco) è un romanzo incantevole, e Kitty una protagonista non convenzionale, ironica e molto moderna, che conquisterà e divertirà tutte le lettrici.

RECENSIONE

Lasciata dal fidanzato storico Kitty Talbot deve pensare subito e presto a rimpiazzarlo per sistemarsi e risanare i debiti della tenuta dei suoi genitori e salvare da un futuro da governanti le sue quattro sorelle più piccole di cui si sente responsabile.

La stagione “di caccia” a Londra è il luogo migliore dove cercare un buon partito e il figlio cadetto dei De Lacy sembra abboccare alle sue manovre lusinghevoli.

L’intervento però del primogenito, erede del titolo, Lord Radcliffe, complica le cose sia a se stesso sia a Kitty.

Questo romanzo è sin da subito accattivante e si fa leggere molto bene. Il ritmo è sostenuto e non passa capitolo che non innovi nella storia con qualche sviluppo o imprevisto o accadimento particolare.

Pagina dopo pagina l’interesse del lettore è catturato e mantenuto desto da Kitty pronta a reinventarsi a ogni apparente capovolgimento della sorte e a escogitare nuovi piani, sempre fedele a se stessa e alla sua incontenibile franchezza.

L’urgenza di affrontare il mare del mercato matrimoniale è vieppiù maggiorata dal pensiero delle sorelle che l’attendono a casa e alle quali deve essere assicurato un rispettabile futuro, in mancanza di un padre che provveda a loro. Ma Kitty non si pone poi tanti scrupoli nell’esporre questi piani a Lord Radcliffe e questi suo malgrado deve prestarsi a fornirle una vera e propria educazione in fatto di etichetta e comportamento in società. Le regole di Lord Radcliffe con le bislacche reinterpretazioni personalissime di Kitty nascerà un simpatico manuale per signorine in cerca di un marito ricco.

La citazione di apertura è tratta da Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen e inquadra perfettamente il libro entro la splendida cornice Regency:

Senza avere un concetto troppo elevato né degli uomini né del matrimonio, aveva sempre avuto l’intenzione di sposarsi; era l’unica soluzione per una ragazza beneducata ma non troppo ricca, e quantunque non fosse del tutto certa di raggiungere la felicità, era questo l’unico mezzo per mettersi al riparo dal bisogno.

Nell’annosa questione tra la visione del matrimonio di Elizabeth Bennet e quella di Charlotte Lucas, a Kitty va riconosciuto il merito di aver trovato in perfetto punto di incontro.

Fiori d’arancio nell’Essex

Pin su Literary Romance - collana editoriale

 

Questo libro è stato composto durante il periodo di isolamento dovuto alla pandemia da Coronavirus, quando ho pensato di far vivere una nuova avventura alla debuttante dell’Essex che i miei lettori hanno saputo amare nei romanzi precedenti.

 

Non c’è mai un momento di pace a Graystone Manor quando l’esuberante Alex è nei paraggi. Ancora una volta, tra incomprensioni e supposizioni errate, la giovane saprà creare scompiglio e l’arrivo di Henry Scott, fratello del suo promesso sposo Frank, mescolerà le carte in tavola…

Oltre alla coppia di Lady Celandine e Lord Clerke che già conosciamo, arriveranno infatti nuovi personaggi con i quali Alex si divertirà a movimentare le sue giornate mai scontate, come gli sviluppi finali che li attendono.

Fiori d'arancio nell'Essex di Romina Angelici – SEGNALAZIONE ...

 

Nell’augurarvi buona lettura spero di fare cosa gradita riportando alcuni giudizi di chi lo ha già letto:

 

Valentina Fontan

Come anche i due volumi precedenti, ho amato le storie, i personaggi, gli intrighi e le descrizioni degli ambienti. L’autrice ha una buona capacità di coinvolgimento che fa entrare la lettrice nello spirito dei romanzi.

 

Piera

Seconda avventura per la nostra ex debuttante che nemmeno l’essere riuscita a fidanzarsi con il giovane di cui è innamorata, riesce ad avere quella tranquillità che potrebbe servirle per non gettare al vento tutto ciò che ha ottenuto. Sì, perché la nostra Alex non si ferma a pensare ma agisce e basta. Anche questa volta coinvolge la zia Cyd e Lord Clerke, nonché il fratello Andy. Ma tutto è bene quel che finisce bene e in più abbiamo la possibilità di conoscere due nuovi personaggi con caratteri e mire diverse. Non dico altro per non togliere, a chi leggerà il nuovo romanzo di Romina Angelici, la possibilità di scoprire ciò che di strano avviene in “Fiori d’arancio nell’Essex”. Come sempre è un piacere leggere l’autrice perchè ogni suo romanzo è un’immersione in un mondo apparentemente tranquillo ma con le sue regole e i suoi tempi ben precisi. La descrizione dei caratteri e delle ambientazioni sono un punto di forza del romanzo e sono talmente ben fatte che sembra di vivere e di partecipare alla quotidianità dei vari personaggi. Da lettrice non mi dispiacerebbe ritrovare tutti in un’altra avventura!

Cassandra

Io ormai sono un’affezionata fan della serie dell’Essex nata dalla penna di Romina Angelici. Dopo “La debuttante dell’Essex” e l’intermezzo natalizio “Natale a Graystone Manor” non potevo non leggere anche “Fiori d’arancio nell’Essex” di cui sono rimasta pienamente soddisfatta come del resto era già accaduto per i volumi precedenti. Oltre ai Gray, ai Clerke e a Frank Scott che abbiamo conosciuto nei due romanzi prima citati, in questo terzo capitolo della serie ci vengono presentati un paio di personaggi nuovi: Eliza Fitzroy e Henry Scott … (continua)

Simona

Leggo sempre con piacere i romanzi di Romina Angelici e aspettavo con ansia il seguito de La debuttante dell’Essex.
Alex ci farà sorridere anche questa volta, imprevedibile come sempre!
Atmosfere ben descritte sullo sfondo di una storia che sa emozionare e coinvolgere.
Da leggere se avete amato e, perché no, simpatizzato con la nostra Alex!

 

Eleonora

La storia de “La debuttante dell’Essex” trova una degna e lieta conclusione con questo volume, la cui trama mostra un’ulteriore (ma piacevole) complessità rispetto ai precedenti, e promette di far trascorrere diverse ore in allegria immersi in un’autentica atmosfera Regency. Tutti i nostalgici di Jane Austen troveranno in Alex una degna erede di Emma!

Il ritorno del cavaliere di Antonia Romagnoli

 

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In esclusiva per il mio blog ho una meravigliosa card di presentazione dell’ultimo romanzo storico di Antonia Romagnoli e un estratto affascinante.

Lasciatevi conquistare dalla penna di Antonia Romagnoli, dalla magia sprigionata da un uso sapiente di parole e visioni preludio a profumi attesi ed emozioni inaspettate.

Owen si lasciò condurre da lei, che aggirò la piccola cappella e lo accompagnò in un luogo che non si era proprio aspettato: c’era, nell’austera fortezza, ben protetto dalle mura possenti, un giardino, che sprigionava aromi sorprendenti. Erbe aromatiche crescevano ordinatamente in rettangoli di terra, ciascuno delimitato da sentieri di ghiaia, mentre lungo il muro del castello si alzava vigorosa una grande siepe di lavanda.
“Opera vostra?” domandò, mentre Edlyn con disinvoltura si accingeva a strappare qualche erbaccia.
“Sì: ho appreso al convento un poco sulle erbe e sui medicamenti. Ho voluto portare qui a Lulworth le sementi delle piante che ritengo più utili.”
Era quasi un chiostro e del chiostro aveva lo stesso profumo, del chiostro la stessa pace: un angolo di paradiso all’interno della cupa fortezza fatta per le armi e gli armigeri. D’altra parte, Edlyn, al contrario di lui, non era certo fatta per non lasciare traccia. Non poteva che essere foriera di vita e di bellezza anche in un luogo che pareva fatto per respingerle entrambe.
Owen aspirò a fondo l’aroma della lavanda, della menta e della salvia. Prese da una pianta di quest’ultima una foglia e la strofinò tra le mani, facendone sprigionare il fresco profumo.

 

Il ritorno del cavaliere: (Collana Literary Romance) eBook ...

IL RITORNO DEL CAVALIERE di ANTONIA ROMAGNOLI – ED. LITERARY ROMANCE

 

DETTAGLI LIBRO:

Titolo: Il ritorno del cavaliere

Autore: Antonia Romagnoli

Data di uscita: 4/05/2020

Editore: collana Literary Romance

Genere: Romance storico medioevale

Numero pagine del cartaceo: 247 formato tascabile

Costo del cartaceo: € 11.90

eBook kindle: offerta lancio a 1.99 (Disponibile su Kindle Unlimited)

Link Amazon: https://tinyurl.com/ycva32mg

 

TRAMA

Dorset, 1101

Un triste incarico attende Owen Lackname, cavaliere di ritorno dalla Terra Santa: sir Thomas, suo amico fraterno e compagno d’armi, è caduto in battaglia e con le sue ultime parole gli ha chiesto di portare la ferale notizia di persona alla famiglia che lo attende in patria.

Owen, accompagnato dagli altri cavalieri reduci dalla Crociata, si appresta a compiere il proprio dovere, ma a causa delle insegne che porta con sé viene scambiato per l’amico perduto.

La drammatica situazione in cui versa il piccolo feudo di Lulworth gli impedisce di chiarire l’errore, costringendolo a prendere il posto di Thomas per dare sostegno alla sorella di lui, Edlyn, che da mesi assiste un padre infermo e guida il feudo resistendo agli attacchi di misteriosi nemici.

A complicare tutto, però, sono i sentimenti tutt’altro che fraterni che Owen comincia a nutrire per la bella castellana e i segreti sempre più grevi che il cavaliere porta con sé, a partire dalla sua vera identità e dal vero motivo che lo ha ricondotto in Inghilterra…

 

Il ritorno del cavaliere: (Collana Literary Romance) eBook ...

BIOGRAFIA DI ANTONIA ROMAGNOLI

Antonia Romagnoli, copywriter, è un’autrice piacentina che si occupa di romance storici e di fantasy.

Finalista al Premio Galassia 2006, ha esordito con alcuni racconti fantastici in riviste e antologie. Ha pubblicato nel 2008 per le Edizioni l’Età dell’Acquario “Il segreto dell’Alchimista”, primo volume della Saga delle Terre, finalista al Premio Italia 2009. Il secondo episodio della saga, “I Signori delle Colline”, è uscito nel febbraio 2009.  “Triagrion”, il terzo episodio della saga, è uscito nel 2010 con Edizioni Domino.

I tre romanzi, seguiti nel 2016 dal prequel “Aerys – il potere del fuoco” sono stati riproposti da Delos Digital nella collana Fantasy. “Aerys” è arrivato in finale al Premio Italia 2017.

Con Domino ha pubblicato anche due fiabe per la prima infanzia.

Nel 2015 e 2016 ha pubblicato in modo autonomo i romance storici “La dama in grigio”, primo della serie “Le Dame Fantasma” e “Il libertino di Hidden Brook” regency romance, dedicandosi all’800, in particolare inglese, di cui scrive nel blog “il salotto di Miss Darcy”.

Negli anni successivi sono usciti “La dama in bianco” e “La dama in verde” regency ghost stories, il racconto breve “l’eredità degli Hemsworth”, sempre legati alle Dame Fantasma, la raccolta di articoli “Regency & Victorian – in viaggio tra usi e costumi dell’800 inglese”.

Nel 2020 ha pubblicato, presso la collana Literary Romance, il romanzo medieval romance “Il ritorno del cavaliere”. Collabora con il portale web Cultura Al Femminile, occupandosi della rubrica sulle “Donne che hanno fatto la Storia”.

Https://www.missdarcy.it

www.antoniaromagnoli.it

https://www.facebook.com/salottomissdarcy/

Il Ritorno del Cavaliere

Antonia Romagnoli (@antoniaromagnol) | Twitter

 

La rosa di una donna di Olive Shreiner

La rosa di una donna ~ Caravaggio Editore

 

E’ un titolo che mi suscita una strana sensazione.

Senza conoscere affatto questa scrittrice mi arriva il profumo della rosa conservata nel cofanetto, occasione del racconto. Un profumo che arriva da paesi lontani e che dischiude una finestra aperta su un mondo lontano la cui eco giunge fino a noi.

Con ritmo impalpabile e crescente  il racconto arriva a mostrarci come la vera bellezza possa suscitare in un’altra donna non solo ammirazione ma tacita complicità, contravvenendo agli stereotipi sociali competitivi.

L’atmosfera sospesa introdotta dal ricordo e che la formula del racconto favorisce isola le due figure di donna, la narratrice non meno della narrata. L’autrice è solita ricorrere ad allegorie e anche se indefinibile avverto un metasignificato nascosto tra le pagine di questo cammeo. La rosa simboleggia forse la bellezza? Quel fiore, pegno d’amicizia, resistito all’usura del tempo, dimostra forse che la bellezza esteriore passa e sfiorisce mentre quella interiore rimane per sempre un valore?

Amazon.it: Dream Life and Real Life: A Little African Story ...

Il racconto appartiene alla raccolta Dream Life and Real Life ma la bibliografia di Olive Shreiner è abbastanza nutrita, e interessante, e ancor più originale, come del resto la sua stessa vita.

 

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Olive Emilie Albertina Schreiner (Wittebergen, 24 marzo 1855 – Città del Capo, 11 dicembre 1920) è stata una scrittrice sudafricana, fondamentale per lo sviluppo della letteratura anglofona nel suo Paese. Pacifista, fu molto attiva nella lotta contro il razzismo e nella lotta a favore dei diritti delle donne.

Nona dei dodici, Olive era figlia di Gottlob Schreiner, missionario metodista tedesco, e Rebecca Lyndall, inglese. Di famiglia povera, si educò da autodidatta leggendo la Bibbia, John Bunyan e gli scritti di autori quali R.W. Emerson, J.S. Mill, G. Eliot e J.W. Goethe. Fu attraverso queste letture che Schreiner sviluppò idee opposte a quelle che le erano state inculcate dalla famiglia e abbandonò qualsiasi pratica religiosa.

Tra il 1874 e il 1881 lavorò come governante di alcune famiglie che abitavano nel karoo (la grande distesa arida e semidesertica del Sudafrica occidentale che sarà lo sfondo di molti suoi romanzi); nel tempo libero leggeva Darwin, Spencer e Comte. Intanto la famiglia, provata dall’estrema povertà e dalla morte di una delle figlie, si era disgregata. Durante la New Rush, Schreiner si trovava proprio a Kimberley e fu testimone di quella febbrile e disperata corsa ai diamanti. In quello stesso periodo cominciò a scrivere diari e abbozzi di romanzi: Undine e From Man to Man, pubblicati postumi, furono scritti nella sua adolescenza.
Nel 1881 la volontà di continuare a studiare la portò a Londra per frequentare medicina, ma lo stato di salute cagionevole a causa dell’asma cronica di cui soffriva fin da bambina rese impossibile il progetto e così si dedicò interamente alla scrittura. The Story of an African Farm, il romanzo pubblicato nel 1883 con lo pseudonimo di Ralph Iron, le diede subito grande notorietà. Schreiner rivelò poi la sua vera identità con la seconda edizione del 1891. Il nome è un omaggio al filosofo ottocentesco Ralph Waldo Emerson, noto per le sue idee riguardanti l’etica individuale basata sulla fiducia in sé stessi; Iron, invece, è un riferimento alla gabbia di ferro contro la quale si infrangeranno i sogni e le aspirazioni dei due protagonisti, troppo moderni per il mondo in cui vivono.

A Londra frequentò l’ambiente intellettuale e divenne amica di Eleanor Marx, Edward Carpenter, Havelock Ellis. Ma l’asma peggiorava e Schreiner rientrò in Sudafrica per godere dell’aria secca del karoo e si stabilì a Matjiesfontein. William, suo fratello e futuro primo ministro della Colonia del Capo, le fece conoscere Cecil John Rhodes, figura di spicco durante la New Rush,  le cui convinzioni imperialistiche  si scontrarono con i principi di Schreiner e la loro amicizia terminò dopo un anno. In un’epoca che avrebbe visto il consolidarsi del razzismo con l’avvento dell’apartheid, Schreiner difese i diritti dei più poveri e degli oppressi anche attraverso due importanti scritti: Trooper Peter Halket of Mashonaland (1897), una denuncia di Rhodes e del razzismo bianco, e An English-South African View of the Situation (1899), contro la guerra anglo-boera.

Il 24 febbraio 1894 sposò Samuel Cronwright, che la incoraggiò sempre nella sua carriera di scrittrice. Sfortunatamente la loro prima figlia morì poche ore dopo essere venuta al mondo e Schreiner, che rivisse il dolore provato per la scomparsa della sorella, non si riebbe dalla perdita.
Nei primi anni del Novecento si batté per i diritti dei neri, degli ebrei e delle donne e lavorò a Letter on the Jews (1906) e Woman and Labour (1911), un testo fondamentale del femminismo. Nel 1913 partì sola per l’Inghilterra e trascorse gli anni della prima guerra mondiale a Londra. In condizioni di salute sempre più gravi rientrò a Città del Capo, dove morì l’11 dicembre 1920, lasciando molti scritti incompiuti. Chiese di essere sepolta accanto alla figlia nel karoo.

The Story of an African Farm by Schreiner, Olive: Near Fine Hard ...

 

La produzione letteraria di Schreiner è influenzata dall’ambiente coloniale. Nei suoi primi romanzi emerge il costante senso di emarginazione dell’autrice: si sente straniera in Africa ed emigrata in Inghilterra.

Il suo libro, The Story of an African Farm (Storia di una fattoria africana, 1883) è considerato dalla critica letteraria l’opera inaugurale della letteratura sudafricana in lingua inglese.
Il romanzo, che affronta il tema della condizione della donna nella società coloniale ottocentesca, fu salutato con entusiasmo non solo dalla critica femminista, ma anche dal resto della critica, che apprezzò la sua audacia compositiva e la sua modernità stilistica.

La rosa di una donna di [Olive Schreiner, Enrico De Luca]

La rosa di una donna (The Woman᾽s Rose) è il secondo di tre racconti inseriti nello smilzo libretto Dream Life and Real Life. A Little African Story, pubblicato con lo pseudonimo di Ralph Iron a Londra (T. Fisher Unwin, 1893).

Frammenti d’autore è una collana che propone brevi racconti di scrittori classici noti e meno noti della letteratura universale, offerti gratuitamente a tutti i lettori appassionati di classici che hanno apprezzato i titoli delle altre due collane a marchio Caravaggio editore (I Classici Ritrovati e le Gemme).

  • Schreiner O., La rosa di una donna, trad. e a cura di Enrico De Luca, Caravaggio Editore (“Frammenti d’autore”), Vasto, 2020.

C’è anche una versione in audiolibro:

 

 

Storie di Natale, l'audiolibro: THE WOMAN'S ROSE – LA ROSA DI UNA ...