Archivi

La libreria delle storie rimaste

Titolo: La libreria delle storie rimaste

Autore: Manuela Chiarottino

Editore: More Stories

Disponibile con Kindle Unlimited

Trama

Da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi.

Amabel non avrebbe mai pensato di finire proprio lì, a lavorare in una vecchia libreria… con tanto che i libri a lei proprio non piacciono, o meglio… le fanno molta paura. Ma Emily, la proprietaria della “Libreria delle storie rimaste”, è una cara vecchietta, dopotutto, che passa il tempo a sfornare biscotti e coccolare la sua banda di gatti. E Amabel non ha alternative, se non quella di adeguarsi alle bizzarrie dell’anziana libraia e dei suoi concittadini; tra cui l’affascinante Albert, il veterinario dagli occhi blu che sembra tanto determinato a vincere le ritrosie di Amabel e farle smettere una volta per tutte di portare vestiti costosi e tacchi alti.

Tra Amabel e Albert sono scintille dal primo incontro, ma sarà proprio lui, vedovo con due figli, a insegnarle a sorridere delle piccole cose e farle accantonare le abitudini un po’ snob della vecchia Londra.

Ma Amabel può davvero vivere a Bibery? Immersa nei libri e in un posto che pare sempre sull’orlo della bancarotta? Senza contare quelle strane cose che sembrano succedere di notte nella libreria e che le fanno intendere ci sia più di un mistero da svelare…

In un caleidoscopio di personaggi divertenti e stravaganti, tra biscotti pronti a cambiare sapore a seconda di chi li mangia, torte, libri, gatti e sorrisi prende vita una storia che profuma di amore e magia.

RECENSIONE

La storia più incantevole che abbia mai incontrato.

La storia che avrei voluto sempre leggere perché racchiude insieme tute le cose che amo di più: i libri, la libreria, profumo di tè caldo e torte appena sfornate, gatti che si aggirano sornioni chiamati con i nomi di scrittori come Poe o Byron, una perfino Jane Austen.

Bibery sembrava uscito da una cartolina. Il fiume che lo attraversava scorreva senza fretta, le case nuove si alternavano a quelle di pietra, e in ogni angolo spuntavano dei fiori. Tutto era fermo, quieto, tranne un vento leggero, forse responsabile di quel sole che faceva luccicare l’erba ancora umida…

Ci sono tutti gli ingredienti per una lettura davvero confortevole.

Se poi per Amabel la risposta all’annuncio e il trasferimento in uno sperduto villaggio della campagna inglese, comporta un fortunato cambiamento di vita, ancora meglio. Sono stata lieta di seguirne i miglioramenti e il superamento delle sue paure, nonché gli incontri con persone del tutto speciali.

Un libro coinvolgente, avvolgente come una calda coperta profumata e soffice, una scrittura e quindi una lettura pervase di poesia, sotto tutti i punti di vista, e appaganti.

“È l’ora in cui s’ode tra i rami

La nota acuta dell’usignolo;

è l’ora in cui i voti degli amanti

sembrano dolci in ogni parola sussurrata…”

Non ho mai messo così tanti segnalibri a rimarcare citazioni degne di nota, non solo in versi.  

Complimenti, Manuela Chiarottino!

I miei giorni alla libreria Morisaki 

I miei giorni alla libreria Morisaki 

Satoshi Yagisawa

Trad. Gala Maria Folalco

Feltrinelli Editore

Prezzo €16

Jinbōchō, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo tranquillo e fuori dal tempo, a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni. File e file di vetrine stipate all’inverosimile di libri, nuovi o di seconda mano. Non tutti lo conoscono, più attratti da Ginza o dalle mille luci di Shibuya. Di sicuro Tatako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – non lo frequenta assiduamente. Eppure è qui che si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni. Un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza al piano superiore adibita a magazzino. È il regno di Satoru, l’eccentrico zio di Tatako. Entusiasta e un po’ squinternato, dedica la sua vita ai libri e alla Morisaki, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. L’opposto di Tatako, che non esce di casa da quando l’uomo di cui era innamorata le ha detto di voler sposare un’altra. È Satoru a lanciarle un’ancora di salvezza, offrendole di trasferirsi al primo piano della libreria. Proprio lei che non è certo una forte lettrice, si trova di colpo a vivere in mezzo a torri pericolanti di libri e minacciosi clienti che continuano a farle domande e a citarle scrittori ignoti. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con un timido sconosciuto e rivelazioni sulla storia d’amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare.

Recensione

Per chi ama i libri, un libro che celebra la lettura e la libreria, il luogo depositario di tanti inestimabili tesori.

Qualcuno che nel leggere questa frase doveva essersi emozionato l’aveva sottolineata a penna… Erano incontri che superavano le barriere temporali, possibili solo attraverso i vecchi libri.

Scritto e ambientato in Giappone, dimostra che l’amore per i libri non ha nazionalità.

A tutte le latitudini il profumo della carta, la sensazione al tatto, le emozioni scatenate e la dipendenza procurata, sono le stesse, anche se cambiano i titoli sulle copertine e gli autori all’interno.

“L’espressione ‘mi ha preso’ non rendeva neanche lontanamente l’idea del subbuglio interiore che quel libro aveva provocato in me”.

La storia di Tatako, a cui l’autore Satoshi Yagisawa presta la sua voce, è emblematica in quanto storia di una rinascita che avviene proprio attraverso i libri la cui fonte di ispirazione diventerà preponderante nella vita della giovane donna.

Come le spiega lo zio Satoru, la libreria di Morisaki è una piccola baia in cui la barca un po’ malandata di Tatako è andata a cercare un approdo sicuro, nei valori che essa custodisce:

“No, non credo. A volte bisogna anche fermarsi. È come una sosta in un lungo viaggio. Immagina di aver gettato l’ancora in una piccola baia. Riposerai per un poco e poi la tua nave ripartirà”.

Lo stile del libro è punteggiato di immagini semplici e allo stesso tempo poetiche; le frasi brevi e scarne sono spiazzanti per la loro potenza espressiva.

Sentii un fortissimo odore di muffa e mi sfuggì detto ad alta voce, lui mi corresse in tono scherzoso: “Dovresti dire che odora come le mattine dopo la pioggia”.

La mia lista in caso di bisogno*

Dopo aver letto La Biblioteca dei Giusti Consigli, la mia lista di libri da leggere in caso di bisogno, potrebbe essere:

Orgoglio e Pregiudizio

Piccole Donne

Mogli e figlie

Anne di Tetti Verdi

Il giardino di Elizabeth

Gita al faro

Villette

Cranford

Camera con Vista

Papà Gambalunga