Vissi con le mie visioni. Vita di Elizabeth Barrett Browning. Di Carmela Giustiniani Flower-ed

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Una lettura istruttiva e affascinante, dal titolo evocativo, quella in cui mi conduce Carmela Giustiniani, la cui scrittura sa spiegare ed entusiasmare allo stesso tempo, con semplicità ed efficacia convincenti.

 

La vita di Elizabeth Barrett Browning (1806-1861) è una vita appassionata e appassionante, a cui non si può restare indifferenti ma anzi guardare con grande partecipazione emotiva.

 

Vivere di e con la poesia è una scelta che colpisce comunque, tanto più quando appartiene a una giovane ragazza che ha tutte le circostanze contro: di età, genere, epoca, estrazione sociale. Dalla sua, solo una determinata sensibilità e intelligenza che costituiscono la sua forza straordinaria nel mostrarle sempre la via giusta.

 

Minata nel fisico, indomita nello spirito, Elizabeth riesce a mettere in pratica il suo ideale di vita e a tradurre in realtà le sue visioni; sentì fin da subito quanto la forza della sua immaginazione fosse potente per controllarla e che l’ambizioso scopo della sua vita fosse fare qualcosa di importante.

 

Leggere è parte della mia vita e soffro orribilmente quando non leggo – l’anima divora se stessa.

 

Nella sua solitaria esistenza condotta in una torre d’avorio cesellata di letture e versi ricamati, irrompe con la sconvolgente urgenza di un anelito da sempre nutrito, il poeta Robert Browning che da valente cavaliere espugna quella stanza all’ultimo piano in cui la principessa si nasconde nell’oscurità. Da questo incontro organizzato dal destino e suggellato da profonde e definitive dichiarazioni d’amore, scaturisce una delle più belle storie romantiche di tutti i tempi.

 

“Mi avete toccata più nel profondo di quanto pensassi che perfino voi poteste. D’ora innanzi sono vostra per tutto”.

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Tra Elizabeth Barrett e Robert Browning si stringe un’unione che travalica le istituzioni sociali: il loro è un esempio di vita intimamente connessa all’arte, connubio d’amore e di poesia, niente di più sublime e vicino alla perfetta felicità raggiungibile da due anime su questa terra.

La biografia edita da flower-ed mi mostra un’Elizabeth Barrett Browning anticonformista per mentalità e per necessità, nemica degli orpelli imposti dall’ipocrisia sociale, paladina del vero e della libertà, unici principi ispiratori della sua condotta.

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Il legame con L’Italia, gli anni vissuti in Toscana, la causa dei moti del 1848 sposata con fede veemente, rappresentano un motivo di interesse in più per lei, anche se ad innamorare sono le sue poesie d’amore che parlano direttamente al cuore con un linguaggio universale e senza tempo.

 

Se devi amarmi, non sia per altro

Che per amore. Non dire:”L’amo

per il sorriso… lo sguardo… per il modo

gentile di parlare… per la mentalità

che si abbina alla mia e che certo un giorno

mi arrecò un senso di dolce sollievo” –

Perché queste cose, mio diletto, potrebbero mutare

per se stesse, o forse per te… e un amore siffatto

potrebbe disfarsi. E non amarmi

per la cara pietà che mi asciuga le guance: 

poiché chi sentì a lungo il tuo conforto,

potrebbe ben dimenticarsi di piangere,

e perdere quindi il tuo amore!

Ma amami per la gioia di amare, che possa sempre

Rinnovarsi in un’eternità d’amore!

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